#NBAPreview: riscrivere un nuovo anno zero in casa Sacramento Kings
L’ultima volta che i Sacramento Kings hanno giocato una partita di Playoff NBA, tre delle quattro squadre viste nelle ultime finali di Conference non si qualificarono nemmeno per i Playoff, e soltanto una squadra qualificata ai Playoff dell’Ovest di quella stagione si è qualificata anche nel 2017/18 (i San Antonio Spurs).
Larry Brown allenava i New York Knicks, gli unici italiani ad aver giocato in NBA erano ancora Vincenzo Esposito e Stefano Rusconi, e nella lega ancora esistevano i Seattle Supersonics. Rotto l’incantesimo dei Minnesota Timberwolves, i Kings attualmente detengono la striscia negativa più lunga della Lega per quanto riguarda il mancato accesso ai Playoff.
C’é qualcosa di diverso, però, sul prossimo “anno zero” dei Kings che può indurre all’ottimismo i tifosi di Sacramento: una squadra molto giovane (soltanto Zach Randolph e il neo arrivato Nemanja Bjelica hanno più di 30 anni sulla carta d’identità) arricchita anche dall’arrivo della seconda scelta assoluta all’ultimo draft, Marvin Bagley III. Oltre al prodotto di Duke, i Kings di Dave Joerger punteranno forte sull’asse play-pivot formata dai due ex Kentucky De’Aaron Fox -reduce da una stagione da rookie dove ha fatto intravedere il suo grande potenziale- e Skal Labissiere, mentre è da non sottovalutare l’apporto anche del serbo Bogdan Bogdanovic e dell’altra torre dei Kings, Willie Cauley-Stein.
Occhio anche a Buddy Hield e al neo-arrivato Yogi Ferrell, mentre potrebbe stupire l’ex Duke Harry Giles, di fatto alla sua stagione da rookie -avendo saltato l’intero 2017/18- e reduce da una positiva Summer League. I playoff sembrano oggettivamente distanti, ma se la dirigenza continuerà ad avere fiducia nel lavoro di Joerger la luce in fondo al tunnel potrebbe essere molto più vicina del previsto.