Social e schermaglie, cosa è successo in NBA: arbitri, Colangelo, Perkins...
Nelle ore di attesa di una Gara 3 che si preannuncia assolutamente decisiva per le sorti del titolo, varie discussioni hanno animato il mondo NBA.
Intanto, rimanendo sempre nelle finals, Kendrick Perkins ha reagito alle critiche, dopo la sua discussione in campo con Steph Curry (prima del suo quarto quarto perfetto di Gara 2).
"Ero seduto lì bello comodo e lui è inciampato sulle mie gambe. È salito sui miei piedi e non capisco che cosa vogliano le persone da me, cosa avrei dovuto fare. Mi ha guardato con un’espressione del tipo ‘cosa stai facendo’, a cui io ho risposto ‘Cosa stai facendo tu, io ero seduto qui'. Non so perché tutti scelgono sempre me per arrivare allo scontro. Fossi in loro cercherei in maniera più saggia di evitarmi, al posto di cercare il faccia a faccia con me. Non sono il problema che in molti vorrebbero avere, non conviene scherzare con me. Sceglietevene un altro da provocare".
Decisamente non la prima discussione in cui cade il veterano, formalmente a roster ma senza minuti in NBA da più di un anno: ma dopo le discussioni con Drake, ed il ruolo attivo nella rissa di Gara 1 causata dal fallo di Tristan Thompson, l'ex Celtics e Thunder è nuovamente nell'occhio del ciclone.
Divisi dal campo, ma uniti fuori, sono Lebron James e Steph Curry, che nuovamente attaccano Donald Trump, colpevole di aver cancellato la tradizionale visita dei Philadelphia Eagles, campioni NFL, alla casa bianca. James ha affermato come Trump incarni valori in cui la stella dei Cavs non crede, e come la sua presenza ed il suo scopo siano sempre più divisivi; come in passato, ha affermato che non importa chi vinca le serie, nessuno vorrà andare alla casa bianca finché "The Donald" sarà lì ad abitarla: concetto confermato da Curry e Kerr, che già nella stagione scorsa hanno deciso di fare attività comunitarie nel corso della loro trasferta a Washignton. “Innanzitutto spero di poter avere questo problema — conferma scaramantico Curry — perché vuol dire che avremo vinto altre due gare, ma penso di essere d’accordo con quanto detto da LeBron. Dopo il titolo dell’anno scorso ci siamo comportati in un certo modo e il nostro atteggiamento sarebbe lo stesso anche in futuro”.
Chi invece vuole evitare separazioni, divisioni, in nome di una maggiore trasparenza, è l'associazione degli arbitri. L'account ufficiale dell'associazione, infatti, ha annunciato che commenteranno in diretta Gara 3 su Twitter, partecipando alla discussione. Una scelta discutibile, ma a suo modo quasi storica: le polemiche non mancheranno, in un social capace a volte di dimostrare il peggio delle persone, ma sarà sicuramente una occasione particolare e tutta da vedere.
Dalle polemiche possibili sui social a quelle già avvenute ed in corso di investigazione: continua l'inchiesta privata su Bryan Colangelo. La dirigenza dei 76ers ha avuto un incontro per discutere dell'investigazione sul suo Presidente, nell'occhio del ciclone dopo le accuse di account falsi che gettavano discredito sui Sixers ed altri membri della lega invisi a Colangelo(probabilmente gestiti dalla moglie). Una decisione sul futuro dell'Italo americano potrebbe arrivare molto presto.