Slovenia-Serbia, il basket slavo torna a dominare l’Europa
La terra slava è da sempre una delle maggiori patrie del basket europeo e mondiale, un territorio dove sono nati grandi campioni: da Petrovic a Kukoc, da Danilovic a Djordjevic, passando per Divac, Radja e Bodiroga. Solo per nominarne alcuni. Dalla dissoluzione della Yugoslavia, però, non sono più stati in grado di dominare a livello continentale, tanto che l’ultimo trionfo risale all’ormai lontano 2001, quando già erano solamente Serbia e Montenegro a rappresentare la nazionale jugoslava, visto che gli altri stati (Slovenia, Croazia e Macedonia) avevano creato delle proprie rappresentative.
Le forze si sono suddivise e, dunque, non formavano più quello squadrone clamoroso, visto fino ai primi anni ’90 (l’ultimo successo della nazionale unita arrivò nel 1991, a Roma, con la vittoria per 88-73 proprio sull’Italia in finale), prima della guerra slava. Le nazionali, soprattutto di Serbia e Croazia, sono sempre state competitive, ma senza mai riuscire a concretizzare la loro forza in un risultato importante, almeno a livello di Eurobasket, perché i serbi sono andati in finale sia dei Mondiali 2014 che delle Olimpiadi 2016, venendo sempre sconfitti dagli imbattibili Stati Uniti.
Arrivò il dominio spagnolo, con una Francia sempre ad alti livelli e qualche spunto di Lituania, Grecia o Russia, senza che qualche nazione slava si intromettesse, se non per l’argento serbo del 2009. Questo Eurobasket 2015 sta, però, riproponendo la forza del basket slavo, con la finale tra Slovenia e Serbia, due squadre tra l’altro abbastanza giovani (27 e 25 anni, l’età media dei rispettivi roster) e con anche un futuro prossimo roseo. E con i ricambi generazionali in vista in molte altre nazionali (Spagna e Francia su tutte), potrebbe tornare d’attualità il dominio della (ex) Yugoslavia in Europa.