Ottavi: la Spagna respinge la bolgia turca, Scariolo va ai quarti
La Turchia ci prova, spinta dai quasi 10.000 della Sinan Erdem Arena, ma la Spagna è più forte e lo dimostra nei momenti decisivi, staccando così il biglietto per i quarti di finale. Gli iberici sono al comando dall’inizio alla fine del confronto (73-56), anche se non riescono mai a risolvere la partita, grazie allo spirito combattivo dei padroni di casa ed un Korkmaz superlativo, da 20 punti e 5 rimbalzi. In una giornata meno prolifica del solito per i fratelli Gasol, sono le giocate di Rodriguez (11 punti e 9 assist) e la grande vena offensiva di Rubio a decidere il confronto per i campioni d’Europa in carica.
Il palazzo non è pieno, seppur offra comunque un bel colpo d’occhio ed il frastuono sia elevato, soprattutto nei momenti positivi dei padroni di casa. Come quando, dopo l’ottimo avvio della squadra di Scariolo con i fratelli Gasol (24-12 a 14’), si scatena Korkmaz ed infiamma il pubblico turco. La formazione di Sarica riesce anche ad arrivare a -4 (29-25 al 18’), quando Osman piazza una tripla dall’angolo, anche se non c’è mai la sensazione possa ribaltarsi l’inerzia della partita, visto che Rodriguez mette un gran canestro e serve i palloni ai compagni per un nuovo allungo (33-25 al 20’).
La stessa situazione si ripresenta in avvio di ripresa, quando un canestro pesante di Osman ed i liberi del solito Korkmaz riavvicinano i suoi nuovamente a -4, facendo sperare la Sinan Erdem Arena nell’impresa. Gli animi si surriscaldano, quando la panchina turca si prende il secondo tecnico di giornata per proteste, facendo entrare ancora di più il pubblico in partita. Ma la Spagna ha i fuoriclasse e, tra essi, c’è Rodriguez: la sua tripla sulla sirena del terzo quarto gela il palazzo, poi Hernangomez riporta i suoi in controllo (56-45 al 33’). Altre due invenzioni del giocatore dei Sixers riavvicinano i padroni di casa fino al -6, ma la rimonta non viene mai completata ed il finale di Rubio regala ai suoi i quarti di finale, dove troveranno la sorprendente Germania. Mentre i turchi escono (giustamente) tra gli applausi.