Doncic è pronto a prendere l'Europa e la Slovenia riscrive la sua storia
Il 2018, per la precisione giugno 2018, Luka Doncic verrà ufficialmente consacrato a stella visto che sarà sicuramente uno dei primi quattro giocatori scelti al Draft NBA. Ma è già adesso il momento del fenomeno nato nel 1999 e che, insieme a Goran Dragic, ha portato la Slovenia alla prima storica finale a EuroBasket battendo la Spagna campione in carica e grande favorita per restare sul trono. Il lavoro non è finito, bisogna conquistare il titolo domenica sera contro la vincente di Serbia-Russia per portare a termine la missione, ma già ora si può fare un mini bilancio su LD e sulla selezione di Kokoskov.
La Slovenia è imbattuta, ha un record immacolato in questo EuroBasket, e finora non ha mai dato segni di cedimento, sintomi che potesse perdere: ha rischiato soltanto con la Finlandia nel girone a Helsinki e nei quarti con la Lettonia, anche se contro i baltici ha fatto sempre di gara di testa, poi per il resto è stata assolutamente dominante, seppur con un roster in apparenza non così lungo e dotato, fatta eccezione per le stelle di cui sopra, Dragic e Doncic. Qui sta la bravura di coach Kokoskov nell'aver assemblato un nucleo in cui tutti conoscono il proprio ruolo e lo rispettano, da Vidmer a Prepelic passando per Muric, Blazic e Randolph. Proprio il naturalizzato americano è quello che ha più faticato ad "ambientarsi" ma dal match con l'Ucraina in poi è stato semplicemente chirurgico tra difesa e canestri pesanti, anche per un po' di libertà guadagnata dalla presenza dei due fenomeni.
Tutto è legato comunque a Dragic e Doncic, decisivi e complementari. "Goran Dragic è per Luka Doncic quello che Steve Nash è stato per lui nella sua carriera NBA", ha detto Kokoskov in conferenza stampa dopo la partita. Un'investitura incredibile, per entrambi. Soprattutto perchè Dragic ha dimostrato di saper fare sempre la cosa giusta, prendere le redini della squadra quando serviva e lasciare al giovane compagno lo spazio necessario per creare, crescere e anche sbagliare, sapendolo gestire nella maniera ideale, esaltandolo quando c'era da esaltarsi e confortarlo quando bisognava restare concentrati.
Luka Doncic ha dato spettacolo e mostrato il suo talento cristallino fin dalla prima gara, poi contro la Spagna è stato semplicemente dominante: davanti ai fratelli Gasol, a Sergio Rodriguez, a Ricky Rubio, a Juan Carlos Navarro, stelle affermatissime e che hanno vinto tutto in carriera, ha sfiorato la tripla doppia con 11 punti, 12 rimbalzi e 8 assist, una prova impreziosita dalle zero palle perse, +20 di plus minus e dal 23 di efficienza, in assoluto il migliore della Slovenia anche un una serata in cui non ha tirato benissimo (3 su 10 dal campo con 2 su 7 da tre). Un Doncic eccellente che ha ribadito ancora una volta quella maturità da "giovane vecchio" che è la prima cosa che tutti notano: impossibile infatti non vedere, già da quasi due anni, come sta divinamente sul campo questo ragazzo nato nel 1999.
La Spagna, la "sua" Spagna, quella che lo ha preso, lo ha coccolato e poi lo ha lanciato e mostrato al mondo col Real Madrid, non ha potuto nulla per fermare Luka Doncic e la Slovenia: le triple e una prestazione semplicemente perfetta hanno tolto la corona alle Furie Rosse che andranno ora a caccia dell'ennesima medaglia dato che non falliscono il podio dal 2005 in Serbia. E' un passaggio di consegne tra la Spagna e la Slovenia? Difficile dirlo, di sicuro Luka Doncic è appena all'inizio e anche una leggenda come Pau Gasol fa la sua investitura sul classe 1999: "Doncic ha molto talento. Sono certo che diventerà un giocatore importantissimo anche in NBA. Ha tutte le qualità per esserlo, ora deve solo dimostrarlo". Ha quasi un anno per crescere ancora, vincere col Real Madrid e presentarsi al Draft NBA: prima però bisogna finire il lavoro con la Slovenia, vincere EuroBasket 2017!