Cremona, Bologna, Sassari e Brindisi: 4 outsider per la Coppa
Quattro squadre sicuramente inattese a inizio stagione, ma anche un mese fa. Due partite che hanno l’ultimo precedente freschissimo nella memoria, risalente a una o due settimane fa. Due semifinali che, in qualunque caso, produrranno una finale totalmente inedita a questi livelli, e in tutti i casi si tratterà di una “prima volta”.
Vanoli Cremona - Virtus Segafredo Bologna
Se Cremona è stata l’unica a far valere il suo ruolo di favorita del tabellone, la Virtus Bologna -con il sorprendente successo su Milano- è diventata la terza “ottava” nelle ultime quattro stagioni a compiere l’upset nei quarti di finale. Le due squadre si ritrovano dopo meno di sette giorni dall’ultimo precedente in campionato: vittoria (netta) della Vanoli, che aveva già dominato la sfida dell’andata del Paladozza, dimostrando come la sua atipicità possa essere un rebus di difficile soluzione per la Virtus, indicata da tanti (ultimo dei quali Vitucci ieri sera) come favorita numero uno per la vittoria della manifestazione. Sarà sicuramente una sfida spettacolare, tra due squadre che giocano una pallacanestro molto veloce e dinamica, con gli attacchi più privilegiati delle difese. E per entrambe la finale varrebbe tantissimo: per Bologna sarebbe la prima dal 2010, per Cremona la prima assoluta.
Banco di Sardegna Sassari - Happy Casa Brindisi
Protagoniste entrambe di due folli rimonte nella giornata di ieri, Sassari e Brindisi si ritrovano in una sfida non inedita a livello di Final Eight (quarti 2013, vinsero i sardi dopo un supplementare) e che ha già avuto il suo secondo atto in questo campionato: Banco di Sardegna ed Happy Casa si sono scambiate i fattori campo, violando i rispettivi parquet in due partite ad alto punteggio. È quindi plausibile che questa possa non essere una sfida a marce basse (Sassari ha l’attacco più prolifico del campionato, anche se Brindisi ha la quarta migliore difesa), e le due compagini arrivano alla sfida di stasera con situazioni diverse: i pugliesi cavalcano una striscia di sei vittorie consecutive, col sogno di cogliere quella settima che rappresenterebbe la prima -storica- finale di Coppa Italia della propria storia, i sardi vanno a caccia di un traguardo già vissuto nelle ultime stagioni (due titoli e una finale dal 2014 a oggi) ma impensabile ad inizio stagione, specie dopo le dimissioni di Vincenzo Esposito e la chiamata di quel Pozzecco che a questo punto sogna il primo trofeo della sua carriera da allenatore.