Summer League 2017 - day 3: Isaac anca ko, super Tatum batte un buon Fultz
Terza giornata della Summer League a Orlando e prima di quella che si svolgerà a Salt Lake City, con prima scelta assoluta sul campo per i Sixers e Frank Vitucci a dar manforte allo staff tecnico degli Spurs.
Non ne imbroccano ancora una i Knicks, sconfitti ancora, stavolta dai Thunder, 87-99 al termine di una gara in cui sono stati a inseguire per tutto il tempo. Okc ha dalla sua un Huestis mirabolante da 26 punti e 7 rimbalzi, cui si aggiunge Dakari Johnson con un 21+7+4assist che per un pivot sono bei numeri. Hamilton, con 9 assist dimostra di essere una guardia di buone letture, forse anche più di Christon, mentre dalla panchina i 20 punti con 8/10 dal campo di Brown gli regalano di sicuro ammiratori. Per i newyorkesi male Labeyrie e Plumlee, mai continui e convincenti in queste prime uscite, Randle (20) e il rookie Dotson (13+5) dimostrano di essere due esterni duttili e con numeri, mentre lo slavo Jaramaz continua a non segnare mai dal campo ma a far vedere proprietà di palleggio, letture a rimbalzo e fase di assistenza.
Dopo la solita brillante partenza, Orlando cede nel secondo tempo di schianto contro Dallas, anche perché Isaac nel secondo tempo viene tenuto fuori per un problema all'anca e senza di lui, che in 12' aveva accumulato già 9 punti e 3 rimbalzi, i Magic cedono 76-86. Non basta ai padroni di casa Georges-Hunt da 20+5+4 assist. Gli altri dividono i punti, male Zimmerman che dovrebbe essere uno dei veterani. Nessun punto per Randolph, Harvey ex Torino chiude con 3. Per i Mavs, sempre privi di Smith jr, che però ci sarà a Las Vegas, è il solito Brandon Paul a impressionare con la terza partita solida in altrettante giocate. Per lui ci sono 18+5 rimbalzi. Buyks top scorer a quota 20, Christian Wood esce dalla panchina e scrive 16+4+3 in 17'. Menzione per chi lavora sodo e nell'ombra come Ashley, panchinaro che toglie minuti a Ding e Barber chiudendo con 9+8 rimbalzi e tanta legna.
Spostandoci nel palazzetto che rese grandi gli Utah Utes di coach Rick Majerus, il match tra 76ers e Celtics diviene il palcoscenico perfetto per il debutto di Markelle Fultz, che si presenta con due jumper dei suoi dopo meno di un minuto, e di Jayson Tatum. La gara vede il predominio di Jaylen Brown in avvio, con 29 e 13 rimbalzi alla fine, ma è la scelta numero #3 del draft (21 e 7 rimbalzi) a deciderla nel finale con un paio di canestri importanti nel quarto periodo, tra cui anche il jumper a 5” dalla fine che vale l’89-88, dopo che Fultz si era preso i primi tre quarti di gara con punti (17) e stoppate. Sul campo parecchie conoscenze del campionato italiano: Tarcewski parte in queintetto per Phila (3+3+2 in 15’), sostituito facilmente da un Bolden superiore, anche perché Zizic (9+5) stava facendo il largo. Sorprende Nader, lungo con mani da pianista, è sempre emozionante vedere un Celtics con la maglia Bird, anche se Jabari non è certo Larry, mentre Terren Pettway si fa vedere con una stoppata poderosa in pochissimi scampoli sul parquet.
Sconfitta per San Antonio, Utah si impone 87-74 in un match in cui il parterre è ricco, con Gobert, Rubio ma soprattutto Jerry Sloan. Per i Jazz Exum incanta, chiudendo con 18 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, Mitchell ne mette 23 con 5 assist e i suoi controllano la gara, con l’apporto anche di Julian Wright (6+8). Per gli Spurs Bertans e Forbes chiudono con 12 e 3 rimbalzi, Jean-Charles si distingue con 10 e 5 rimbalzi dalla panchina, ma poco altro va segnalato.