Las Vegas SL - Day 1: Ball non basta a LA, bene Jackson, James e Fox
Con la sola eccezione del match tra Milwaukee e Cleveland, la prima giornata della Summer Leauge di Las Vegas va in archivio con tutti match molto equilibrati, combattuti e decisi nel finale.
LA CLIPPERS – LA LAKERS 96-93 ot
Era il debutto di Lonzo Ball, che dopo neanche pochi secondi si presenta con un no look per un alleyop per Ingram, con cui sembra nato già un discreto feeling. Sembra che l’ex folletto di Ucla possa dare una dimensione ai Lakers in termini di ritmo ed intensità, ma la sua prima notte, che finisce con 5 punti (2/15 dal campo e 1/11 dalla lunga distanza) e altrettanti assist, non è baciata dal successo, perché i gialloviola conducono gran parte del match, arrivano al rush finale col tiro della vittoria, affidato a Brandon Ingram (26 punti) il cui jumper finisce lungo e, forse peggio, ricade in maniera scomposta sul ginocchio. Supplementare in cui i Clippers prendono l’abbrivio, con un gioco da tre punti di Thornwell (26) che decide il match. Altre cifre dal match sono i 23 punti e 7 rimbalzi di Bryce Johnson e gli 11 punti con altrettanti assist per Kendall Marshall per i Clips, mentre in casa Lakers, con molta della squadra che sarà nel prossimo roster, 11 punti per Vander Blue, 13 per Thomas Bryant, mentre delude Zubac (5). Inutile dire che Lavar si è fatto annunciare in telecronaca e, con stile laconico del miglior oratore, ha annunciato: “Lakers are back!”.
MILWAUKEE – CLEVELAND 53-82
Dura poco più di un quarto la resistenza dei Bucks, al cospetto di una Cleveland che, guidata da Brandon Paul, che già aveva impressionato nella SL di Orlando, in maglia Mavericks, pur cambiando casacca non ha cambiato mentalità: per lui alla fine 8 punti, 5 rimbalzi e 3 recuperi. Una gara mai in discussione, con Milwaukee che perde troppi palloni, ma soprattutto soffre maledettamente in vernice, dove Tavares (12+8) dimostra di poter avere una dimensione da lungo Nba, mentre Felder magari senza troppa precisione al tiro, affonda il colpo quando serve. Positiva la prova di Casey Prather, giocatore che mette intensità su ambo i lati del campo. Per i Bucks debutto amaro per DJ Wilson, che a parte qualche schiacciata è coinvolto in una serata poco fortunata, specie al tiro. Delude anche Maker (4+5), mentre buon impatto per Gary Payton II, che dimostra di avere doti paterne con 5 recuperi in una serata da 10 punti,4 rimbalzi e 3 assist. Il migliore di Milwaukee è Vaughn, non a caso il più esperto, a quota 12 punti. Non ha giocato ne è andato in panchina Achille Polonara.
TORONTO – NEW ORLEANS 96-93
Nella gara che ha aperto ufficialmente la SL qui a Las Vegas, con DeRozan e Cousins spettatori con tanto di cappellino da pescatore, c’è tanto equilibrio e una gara combattuta fino all’ultimo. Mai un vantaggio importante, tanto agonismo. Da una parte il terzetto di sophmore dei Raptors che cerca disperatamente una conferma, dall’altra un Cheick Diallo che esplode con una partita sublime sul campo: 27 punti e 10 rimbalzi per un rookie che ha saputo subito farsi notare e che potrebbe rappresentare un’alternativa importante dalla panchina ai lunghi Pelicans. Alla fine la decide nel finale un gioco da tre punti nel traffico di VanVleet (18 con 9 assist). Bene anche gli altri due già in nidiata raptors da un anno, ovvero Siakam (24) e Poeltl (12+10). Sull’altra sponda 16 punti per Quin Cook, da tenere sempre sotto i radar e 9+5 rimbalzi per Benson.
BROOKLYN – ATLANTA 75-72
In una sfida dalle mille emozioni, i Nets la spuntano nel finale 75-72, dopo essere stati in vantaggio per tre quarti di gara, omettendo di giocare l’ultimo periodo e perdendo tutto il vantaggio accumulato, anche oltre la doppia cifra, in precedenza. Gli Hawks sono presi letteralmente per mano da DeAndre Bembry, che ne mette 22 alla fine, molti dei quali nel finale, che riporta i suoi fino al -1, giocandosi anche la palla della vittoria, da cui però non arriva che una palla persa, con Lavert che schiaccia il punto finale. Per i biancorossi ci sono comunque buone indicazioni, con partite molto solide per Josh Maggette (7+3), Tauren Prince (14+5) e John Collins (8+11). Brooklyn, che attende ancora risposte dal mercato, si può consolare con Archie Goodwin, uscito dalla panchina con 14 punti e 6 rimbalzi in 22’. Bene anche alcuni già parte del roster, come Hollis-Jefferson e Whitehead. Bene anche Nathan Boothe, con 11 punti in 19’.
PHOENIX – SACRAMENTO 89-85
Nella gara più interessante della notte, con tante giovani promesse sul parquet, Phoenix si impone 89-85, dimostrando di aver pescato bene sul mercato e al draft. Succede un po’ di tutto: De’Aron Fox si presenta ai suoi nuovi tifosi con un tear drop da manuale in cui perde una scarpa, Mike James si trova già alla perfezione con Chriss, tra no look ed assist da manuale, Josh Jackson segna un fade away nel quarto periodo e dimostra attaccamento alla maglia e Buddy Hield è una presenza costante nell’attacco Kings, con carisma e conclusioni pesanti. Finisce col +4 Suns, con cifre così riassumibili: per la squadra vincente 6 in doppia cifra, miglior marcatore Davon Reed (17) uscito dalla panchina: Mike James debutta con 12 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e 4 recuperi, Josh Jackson con 18+8, Marquese Chriss con 19+9, accoppiandosi molto bene in vernice con Bender (11+5 rimbalzi). Per Sacramento invece 18 punti, 3 rimbalzi, 4 assist e 5 recuperi per Fox, 16 e 5 rimbalzi per Hield, 10 per Labissiere. Papagiannis non segna dal campo ma cattura 11 rimbalzi.
HOUSTON – DENVER 102-99
Nell’ultima gara della notte non basta Malik Beasley a guidare Denver al successo. Ne mette 29 punti e 6 rimbalzi, Hernangomez aggiunge 21 punti ed 8 rimbalzi, mentre Robert Carter jr ne mette 17 uscendo dalla panchina, ma Houston si impone 102-99. Lo fa grazie a un Troy Williams chirurgico dall’arco, in vena di mettersi in mostra, che chiude a quota 29 punti. Male Onuaku, mentre debutta con 17 punti e 6 rimbalzi il cinese Zhou Qi. Per Isaiah Taylor 7 punti, 4 rimbalzi e 10 assist.