Kerr e il coraggio di cambiare: così i Warriors sono rientrati nella serie
Steve Kerr: "Mi dispiace aver detto una bugia prima di gara 4. Mi avevate chiesto se avrei fatto dei cambiamenti nel quintetto e vi ho detto di no. Il titolo Nba viene assegnato a chi fa le scelte migliori, non a chi le rivela prima delle partite."
Quanti allenatori NBA avrebbero avuto il coraggio di contraddire le proprie scelte e di cambiare in un momento così delicato della serie? Il quintetto piccolo con Iguodala titolare al posto di un Bogut spento e poco presente, ha rimesso Golden State in condizione di alzare il ritmo partita e di avere più possessi per l'attacco. Una scelta che ha mandato in tilt il piano partita di Cleveland.
Coach Blatt ha commentato così: "Loro dovevano cambiare qualcosa perchè la serie stava andando dalla nostra parte, dovevano fare per forza qualche aggiustamento"
Iguodala non solo è stato efficace in attacco dove ha segnato 22 punti (4-9 da tre), ma soprattutto in difesa dove ha marcato a lungo LeBron, "limitandolo" a 20 punti.
"Non c'è una formula per fermare Lebron. Io sono in questa lega da molti anni e ho marcato tantissimi giocatori di primissima fascia. L'approccio è sempre lo stesso: cercare di fargli fare tiri difficili e allontanarlo dalle sue zone preferite." - le parole di Iguodala, protagonista per i Warriors-
Kerr ha dimostrato di non aver paura di cambiare. Il Coach dei Warriors aveva un dilemma da risolvere prima di gara 4. Con la squadra che ha tenuto i Cavs sotto i 100 punti per partita e sotto il 40% al tiro nelle prime 3 partite, con il quintetto tipico e senza raddoppi su James, sono stati sotto 2-1 nella serie e con il rischio di andare sotto 3-1: risultato pericolosissimo, da cui nessuna squadra si è mai rialzata nelle finali NBA.
Avrebbe dovuto dare fiducia a quello che ha funzionato tutto l'anno, oppure provare ad aggiustare qualcosa? Kerr ha optato per una scelta nuova per il lineup iniziale e per una tattica difensiva diversa su Lebron con raddoppi sistematici da parte del suo back-court. Scelte che alla fine hanno dato ragione a Golden State. Bogut ha giocato tre minuti e Ezeli che pure aveva avuto minuti importanti, non ha visto il campo.
Steph Curry approva la mossa del suo allenatore: "Andare con il quintetto basso è stata una scelta azzeccata. Ci ha permesso di essere più aggressivi offensivamente fin dall'inizio."
Green è l'altro uomo che ha cambaito faccia in gara 4. Dopo aver tirato 2 su 10 in gara 3 e aver sofferto per un problema alla schiena, Green aveva detto: "In gara 4 le cose cambieranno. Devo solo riprendere a tirare come ho tirato tutto l'anno".
E' bastata la giornata tra gara 3 e 4, passata da Green interamente a tirare. "Mercoledì ho tirato tutto il giorno, non ho lasciato la palestra finchè non ho ripreso il ritmo al tiro." In effetti Draymond è stato molto più efficace in attacco rispetto alle altre partite della serie, mettendo a referto 17 punti e 7 rimbalzi. "Se avessi giocato sempre al mio livello, saremmo 3-0"
NOTA: in sala stampa a termine partita, si presenta anche Metta World Peace (foto sotto) direttamente dall'Italia e in evidente mancanza da NBA. Due parole con lui a fine conferenza dove racconta ai giornalisti italiani che lo salutano, il suo desiderio di giocare ancora in Italia.