Di Carlo: “Champions acceleratore di crescita. Cerco continuità”
“Credo che con Pesaro la squadra abbia mostrato determinazione nel fare le cose. Col Neptunas mi aspetto di vedere una prestazione all’insegna della continuità”. È un Gennaro Di Carlo decisamente più sereno quello che si approccia all’importante sfida di stasera della sua Capo d'Orlando in Champions League contro i lituani del Neptunas Klaipeda, partita molto importante per il futuro europeo della squadra siciliana.
La Betaland/SikeliArchivi domenica ha sfatato il “tabù” casalingo, cogliendo la prima vittoria in campionato su quel parquet che lo scorso anno fu decisivo nella cavalcata fino ai Playoff: “Con Pesaro non abbiamo avuto un inizio brillante” - ammette Di Carlo ai microfoni di Basketissimo.com - “Secondo me avevamo un po’ di tensione addosso perché volevamo ‘muovere la classifica’. La squadra ha mostrato di essere unita, sul pezzo, e di volere risolvere le problematiche tattiche in campo insieme: questo è un segnale molto importante e produttivo in ottica del nostro percorso di crescita”.
Adesso l’obiettivo si sposta su quella Champions League in cui Capo d’Orlando, dopo aver entusiasmato nel preliminare contro il Saratov, ha raccolto quattro sconfitte nelle prime quattro partite del girone: “Domani mi aspetto di vedere una prestazione all’insegna della continuità, perché è importante per un gruppo giovane inanellare una sequenza di risultati positivi. Vedo una gara totalmente diversa da domenica, più sul modello di quelle contro Milano e Torino, e mi aspetto di vedere la squadra fare le cose giuste nei momenti decisivi. Mettere insieme due risultati positivi con percorsi diversi secondo me sarebbe importante, per dare continuità a un gruppo che deve crescere”.
Di Carlo ha poi difeso la scelta di disputare la coppa, definendo la Champions come “una bellissima opportunità di crescita; per certi versi la ritengo un acceleratore di certi processi di sviluppo, anche per un fatto numerico: giocare il 50% di partite in più ti da maggiori opportunità per metterti in discussione, per crescere e confrontarti con culture cestistiche completamente diverse da quelle italiane”.
“Non credo che la coppa abbia causato qualche battuta d’arresto, non la ritengo assolutamente un peso” - continua l’allenatore campano - “anche perché penso che il numero di giocatori sia sufficiente per affrontare questa esperienza. Giocare contro un Neptunas che schiera un giocatore come Seibutis, uno dall’esperienza internazionale decennale, è un qualcosa da vivere con orgoglio e gioia, per capire a che livello siamo arrivati e a che livello vogliamo arrivare. Limitarsi al risultato significherebbe vivere quest’esperienza a metà strada”.
Di Carlo si è poi espresso su due giocatori che rappresenteranno delle aggiunte a stagione in corso, il lungo degente Stojanovic (“manca ancora un po’ di tempo per rivederlo in campo, deve superare un infortunio importante anche mentalmente; non voglio dargli pressione ma tranquillità, anche perché il materiale che oggi abbiamo a nostra disposizione è importante”) e il neo-arrivato dal mercato, l’ex Trento Dustin Hogue (che non sarà disponibile contro il Neptunas, ancora incerto lo status per il tesseramento prima della trasferta di Sassari): “un giocatore come Hogue ti da sostanza, certezza sotto il profilo caratteriale, dell’energia e dell’agonismo. Ha già vissuto esperienze ad alto livello, anche in Italia, e questo sarà il suo apporto più importante. Può giocare più ruoli e si combina bene con le caratteristiche dei nostri lunghi a roster: ci allungherà le rotazioni così da affrontare le due competizioni con più serenità”.