Niente "madness": la NCAA si giocherà a porte chiuse (per ora)
La "March Madness", la follia di Marzo, dovuta ai continui ribaltamenti ed emozioni del torneo universitario primaverile, avrà un aspetto diverso dal solito.
L'annuncio è storico: subito dopo il parere dei consiglieri, il presidente della NCAA Mark Emmert ha comunicato che le partite da disputarsi, incluso il futuro torneo per il titolo, avranno luogo con soltanto staff essenziale ed un numero di familiari limitato nel pubblico.
"Mentre capisco che ciò sia deludente per i fan, la mia decisione si basa sulle correnti conoscenze circa la crescita del COVID-19 negli Stati Uniti" ha dichiarato Emmert. "La decisione è stata presa nei migliori interessi della salute pubblica, inclusa quella di allenatori, dirigenti, tifosi, e sopratutto, i nostri atleti."
La decisione, arrivata nella serata di ieri, potrebbe tuttavia non essere l'ultima. Il comunicato NCAA è uscito infatti prima della decisione della NBA, in virtù della positività di Rudy Gobert.