Milano, è un girone perfetto: Varese va ko nella ripresa
All’Olimpia, contro Varese, serve un tempo per sbloccarsi nel tiro da tre (6/16 nella prima parte, 9/14 nella seconda) e salire di qualità in difesa, anche per aggressività. Coach Ettore Messina ha dato tantissimo spazio ai giocatori meno impiegati nelle gare precedenti, giocando anche diversi minuti con LeDay da 4 e Biligha da 5, Moraschini da playmaker e Datome in panchina per tutto il secondo tempo. La risposta sono stati 50 punti prodotti dai giocatori partiti nel secondo quintetto. Anche questa volta, Milano ha segnato 91 punti e controllato la gara nel finale, accumulando 22 assist. 91-77 il finale per la sesta vittoria su sei gare in questa Supercoppa che adesso vivrà l’evento conclusivo.
IL PRIMO QUARTO – Servono tre triple consecutive di Kevin Punter per sbloccare l’Olimpia in attacco, ma nel primo periodo è l’unico con un po’ di ritmo al tiro (anche 1/4 di squadra dalla lunetta), mentre Varese trova subito otto punti di Toney Douglas e quattro triple su cinque scappando sul 18-11. Dal time-out, Milano esce con un parziale di 8-0 innescato da una tripla di Shields e rafforzato da una stoppata e poi un fadeaway di Datome, quando Moraschini opera da playmaker. Ma l’ultimo canestro del quarto è un layup di Anthony Morse per il 20-19 di Varese.
La nota: in un primo quarto senza precisione, Milano riesce comunque a chiudere senza palle perse.
IL SECONDO QUARTO – L’Olimpia torna avanti, soprattutto quando arrivano cinque punti consecutivi di Michael Roll, ma non ha continuità in attacco e poi si smarrisce un po’ anche in difesa, anche su Denzell Andersson, così scivola a meno otto sul 40-32 sull’ottava bomba del primo tempo varesino. Anche questa volta, dal time-out, l’Olimpia schizza fuori con un parziale di 7-0 (o 10-1) che comprende una palla rubata nella metà campo avversaria con schiacciata di Shields. L’ultima zampata è una tripla di Moraschini al buzzer per il 42-41 Milano.
La nota: Kevin Punter ha completato già nel primo tempo la sua striscia di cinque gare su cinque in doppia cifra.
IL TERZO QUARTO – Shavon Shields con una tripla, un jumper dalla media e un gioco da tre punti segna i canestri dell’allungo dell’Olimpia, sostenuto da Moraschini e da una difesa diventata aggressiva e anche efficace. Varese continua a tirare bene da tre (11/22 dopo tre periodi, 3/5 nel solo terzo) e con la pericolosità dei tiratori resta a meno otto, 67-59 dopo un terzo quarto in cui l’Olimpia ha avauto anche 12 punti di margine (due triple di Michael Roll).
La nota: Malcolm Delaney è uscito per una botta presa all’inizio del terzo quarto ed è stato poi tenuto prudenzialmente a riposo.
IL QUARTO QUARTO – Davide Moretti mette due triple consecutive nel quarto periodo ed è protagonista dell’ulteriore allungo dell’Olimpia, che ruota tutti i giocatori e finisce allungando e chiudendo sul 91-77 con la terza tripla dello stesso Moretti.
La nota: dopo il 6/16 da tre del primo tempo, l’Olimpia ha sistemato le percentuali nella ripresa finendo con 15/30, con tre triple a testa di Punter, Roll, Shields e Moretti.
Nella sesta vittoria su sei partite di Supercoppa, contro Varese, Coach Ettore Messina ha tenuto a riposo Sergio Rodriguez, Vlado Micov e Kyle Hines. “Abbiamo faticato ad entrare in partita – dice il coach dell’Olimpia – probabilmente perché per la prima volta sapevamo di giocare una partita teoricamente con poco significato, perché avevamo già vinto il nostro girone. Non è una giustificazione, ma un dato di fatto. Poi gradualmente siamo entrati in partita, anche grazie ad un po’ di pressing, che è una difesa che stiamo cercando di fare e ci ha dato dei buoni risultati. Il secondo tempo è stato un secondo tempo di energia, con i minuti che siamo riusciti a dare a tutti e soprattutto grazie ai ragazzi della panchina che oggi hanno prodotto 50 punti sui 91 segnati dalla squadra. E’ stato un bel segnale, in una giornata in cui si sono fatti trovare pronti, e così abbiamo portato a casa un’altra buona vittoria. Sono contento. Adesso andiamo a Kaunas e lì cominceremo a conoscere un po’ il clima di EuroLeague”.