Si scrive Los Angeles Lakers, si legge Kobe Bryant

Il Black Mamba ha iniziato la sua ventesima stagione consecutiva alla guida dei Los Angeles Lakers
29.10.2015 17:59 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Si scrive Los Angeles Lakers, si legge Kobe Bryant
© foto di NBA twitter

Avevamo parlato nella preview stagionale dei San Antonio Spurs che in molti hanno da qualche tempo pronti i fazzoletti per accogliere le lacrime di un ritiro sempre più imminente da parte di Tim Duncan e Manu Ginobili.
A Los Angeles hanno adibito dei veri e propri muri del pianto in giro per la città quando si ritirerà Kobe Bryant. Nonostante le ultime sfortunate stagioni falcidiate da infortuni, come il Black Mamba abbia influenzato il gioco e soprattutto la professione di giocatore è difficile da spiegare.

Ancor più dei canestri, il suo morso resterà sempre a imperitura memoria della maglia gialloviola. Con la presenza in quintetto durante la partita di questa notte contro i Minnesota Timberwolves ha stabilito un record NBA per longevità con la stessa maglia.
E', a 37 anni, alla sua ventesima stagione consecutiva con la maglia gialloviola, andando in testa anche a questa speciale classifica e sorpassando i 19 anni con cui, dal 1984-85 al 2002-2003, John Stockton ha portato i suoi servizi per gli Utah Jazz.
"I'm just ready" ha detto Kobe al termine della preseason e siamo sicuri che sia mentalmente che a livello di preparazione fisica sarà al massimo possibile. L'aver saltato l'ultima partita di preseason aveva messo in ansia i tifosi, ma lui ha voluto rassicurare tutti prima, per poi impattare il match con quindici punti e la solita voglia di mordere quando fà più male.
Ha ammesso di essersi allenato duramente, ma se conosciamo un minimo Kobe si sarà torchiato in modo ossessivo compulsivo per arrivare al massimo delle possibilità. "Gl'infortuni fanno parte del gioco -ha proseguito- ma bisogna sempre guardare avanti e mirare a un progetto più grande vedendo le cose da un'ampia prospettiva".

Purtroppo a Los Angeles e tutti i tifosi sanno che la dipartita sua e di poche altre bandiere, chiuderà un'epoca del basket NBA che ha portato la Lega a picchi di notorietà e qualità che hanno spianato la strada per l'egemonia attuale. Di sicuro arriverà per lui la statua di fianco a quella di Magic, Chick Jerry e Kareem per una pietra miliare dei Lakers e di un basket che da quel momento sarà diverso.