Bogues tra Parigi e la NBA del passato: "Oggi meno fisico, più spettacolo"

All'NBA Store di Milano, un ospite di eccezione è passato in visita per parlare della prossima NBA Paris Game: Curtis Bogues, noto a tutti come Muggsy, 14 anni in NBA di cui 10 agli Charlotte Hornets, avversari dei Milwaukee Bucks nella Ville Lumière, e giocatore più basso di tutti i tempi nella storia della NBA. Vicino al Duomo, l'ex esterno di Buzz City ha parlato della NBA di oggi, di ieri, e delle sue sensazioni sul ruolo globale nella lega di oggi, un percorso iniziato proprio negli anni 90 che lo hanno visto protagonista.
Bogues è consapevole della evoluzione del gioco, sottolineando le differenze tra il passato ed il presente, e provando ad immaginare come fermare Steph Curry: "Renderei più complicato per lui palleggiare, nonostante abbia ottimo ball handling, lo tratterei come facevo con Mark Price, togliendogli spazio ed evitando separazione. Penso che mi troverei bene nel basket di oggi, sono passato attraverso l'era fisica della lega, con l'hand checking permesso: adesso avrei via libera e con la mia velocità potrei fare bene. Oggi c'è meno fisicità, rimane comunque, ma negli anni 90 ce n'era di più, ma penso che il gioco di oggi, con i 7 piedi capaci di tirare da tre, renda il tutto più interessante nella naturale evoluzione del gioco".
Approfonditi anche i passaggi su Charlotte, di cui è stato bandiera (secondo all time per presenze, primo per assist e palle rubate in oltre 600 partite in North Carolina) ed è adesso ambasciatore: "All'inizio è difficile, venendo scelti al draft in alto, è scoraggiante, ma non penso che ci sia stato un posto migliore dove sarei potuto essere, mi sono trovato benissimo con Dell Curry e gli altri, e sono riuscito a mostrare alla lega ed i fan il mio talento. Purtroppo con Larry Johnson e Alonzo Mourning siamo stati subissati dagli infortuni in zona playoff, ma riuscimmo comunque a rimanere a galla in zona post season. Charlotte adesso lotta per sopravvivere (è quasi fuori dai playoff NDR). Kemba? Vedremo se riusciranno a costruire su di lui, pensavo che avrebbero avuto una stagione migliore quest'anno, penso che sia Mike (Jordan) che Mitch Kupchak sappiano cosa fare intorno a Kemba, ma per prima cosa bisogna rifirmarlo. Michael come tutti nell'organizzazione vuole portare un titolo a Charlotte".
Gli anni novanta furono l'inizio della "deriva" internazionale NBA, con le prime partite fuori dagli Stati Uniti, eventi unici secondo Muggsy: "E' fantastico, è proprio ciò su cui si basa il gioco, che è ormai globale, tutto basato sull'essere inclusivo verso tutto, ed avere giocatori da tutto il mondo rende tutto più speciale. Ci saranno Giannis, Tony Parker, Batum, e per loro sarà fantastico giocare 'dietro casa' per la più grande lega del mondo. Sono entusiasta di essere ancora importante per il gioco come ambasciatore della NBA con le mie testimonianze , far parte del processo di divulgazione e coinvolgere i giovani."
Infine, c'è stato spazio per parlare di Space Jam: il primo capitolo lo vide come protagonista, ed in vista del secondo capitolo in uscita in futuro (con Lebron James confermato come "novello Jordan"), è stato chieso a Bogues di fornire il suo cast ideale per il sequel: "Vedo molto bene Draymond Green come nuovo Larry Johnson, Porzingis come Shawn Bradley, DeAndre Jordan come Patrick Ewing, Isiah Thomas o Kemba Walker al mio posto, ma senza scordarci di Curry: dobbiamo trovargli sicuramente un ruolo"