FIBA: "Un posto per la vincente della Champions in Eurolega"

Dopo la 'guerra' scatenatasi ormai un anno fa e che ha portato a mesi di attacchi e contro attacchi, di comunicati e smentite, tra la FIBA e la Euroleague continuano i negoziati. In una intervista ad Eurohoops, Kamil Novak, il segretario generale della FIBA ha infatti annunciato che stanno proseguendo le trattative per il futuro delle due competizioni continentali dopo la scissione che ha portato alla nascita della FIBA Champions League. Novak ha dichiarato che vorrebbe che la Euroleague concedesse un posto nella massima competizione alla squadra vincente della Basketball Champions League. 

"Purtroppo per un lungo periodo di tempo molte voci che sono circolate si sono rivelate bugie - ha spiegato Novak -. La FIBA aveva, e mantiene, un atteggiamento molto chiaro nei confronti di Eurolega. Stiamo negoziando con loro, abbiamo presentato le nostre proposte e, come sapete, siamo stati molto vicino a raggiungere un accordo prima che si tirassero indietro. Loro vogliono quaranta squadre e due competizioni, rifiutandosi di fare organizzare a noi la seconda (Eurocup, ndr). Possiamo fare delle concessioni ma non questo. Noi chiediamo che venga garantita la parità di trattamento tra la Champions League e la Eurocup: è ragionevole e giusto. Saremo lieti se accettassero di assegnare al vincitore della Champions League un posto in Eurolega".

E ancora, in merito all'attuale strutturazione della Eurocup: "Cosa succederebbe se domani nascesse un'altra competizione da parte di terzi? Chiediamo il rispetto delle norme per garantire le condizioni di parità ed equità, che tra l'altro difendano i criteri sportivi, come in accade in UEFA Champions League. Forse la nostra idea sembra antiquata, ma intende difendere la meritocrazia. In base alla logica dell'Eurolega, perché i club italiani avrebbero un motivo di lottare nel loro campionato, dopo aver ricevuto una risposta negativa circa l'eventuale inserimento di una seconda squadra italiana in Eurolega?", ha poi concluso Novak.