ESCLUSIVA - Portaluppi: “Un sogno e una grande responsabilità”

Il n° 1 del club di Piazzale Lotto a Basketissimo, alla vigilia del via della stagione
10.10.2014 10:58 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Flavio Portaluppi
Flavio Portaluppi
© foto di Alessia Doniselli

Tra le novità di questa stagione biancorossa, c’è stato il cambio al vertice: Livio Proli ha lasciato la presidenza a Flavio Portaluppi, diventato per la prima volta n° 1 dell’Olimpia Milano. Alla vigilia dell’inizio del campionato, con lo scudetto sulle maglie da difendere, lo abbiamo intervistato: ecco le sue sensazioni. 

Inizia il campionato, per la prima volta da presidente: cosa significa?
Sicuramente è una grande soddisfazione, che va al di là delle più rosee aspettative e dei sogni più grandi che mi ero permesso di fare. Poi una grande responsabilità sia individuale che per il ruolo che ricopro, ma anche per quello scudetto tricolore che abbiamo potuto attaccare sulle nostre maglie, dopo 18 anni”.

Quello scudetto è il principale obiettivo anche di quest’annata
E’ uno degli obiettivi. Quello principale è ripetere, dal punto di vista emotivo ed emozionale, quanto realizzato l’anno scorso e quindi essere competitivi in ogni campo, ogni momento ed ogni situazione. Poi si può vincere o perdere, però l’atteggiamento deve essere quello positivo e propositivo che ci ha contraddistinto per larghi tratti della scorsa stagione. Alla fine sappiamo che la pallacanestro si decide per momenti, non è un Giro d’Italia basato sulla regolarità, ma si arriverà in primavera al momento decisivo sia in Italia che in Europa. Noi ce la metteremo tutta per arrivare nella migliore condizione, per difendere quello che abbiamo conquistato l’anno scorso

La prima manifestazione è andata però male: la Supercoppa Italiana è rimasta a Sassari. Cosa è mancato?
“E’ una manifestazione che arriva prestissimo nella stagione. Mi sembra di poter dire che Sassari era più reattiva di noi e dovremo lavorare molto sul concetto di condivisione sia offensiva che difensiva”.

Sassari sarà forse la principale avversaria, quali sono le altre squadre più pericolose per questo campionato?
Sulla carta le squadre sono Reggio Emilia, Venezia, Brindisi, Sassari e Cantù. Ci sono tanti giocatori nuovi, con esperienza relativa, di conseguenza potranno esserci dei roster che verranno scoperti di partita in partita e rivelarsi delle vere e proprie sorprese. Solitamente, nei campionati almeno una ce n’è e quest’anno potrebbe essercene più di una”.

Non ci sarà la vostra rivale dell’ultimo periodo: Siena. Cosa significa?
Non vorrei essere scortese però è da anni che si parla di Milano-Siena. Purtroppo per la Mens Sana non è al via della competizione, almeno quest’anno evitiamo commenti di qualsiasi natura”.

Esordio a Cremona, una città molto particolare per lei
E’ una partita particolare dal punto di vista emotivo per me. Ho terminato il mio percorso in campo a Cremona e intrapreso quello dirigenziale, ma soprattutto ho delle amicizie e dei sentimenti molto vivi e forti. Sarà una partita particolare. Di tutti gli scontri, da quando ho lasciato Cremona ad oggi, quello che ricordo maggiormente è quello di Desio, quando Cremona venne a vincere, per cui mi auguro di non dover ricordare quello di domani”.