Kobe Bryant a Milano: "Italia, ti aiuterò facendo crescere i giovani"

Kobe Bryant è a Milano, dove fa tappa il Mamba Mentality Tour 2016. Il legame tra l’ex giocatore dei Lakers e l’Italia è fortissimo, basta ascoltarlo in un italiano praticamente perfetto, e nel suo entusiasmo quando parla del nostro Paese: “Ho imparato a superare le mie paure proprio qua, quando ero giovane, in un camp a Pistoia”. Ed è stato uno dei momenti chiave della sua vita, per tornare poi negli Stati Uniti e dominare l’NBA. Attraverso i punti della Mamba Mentality, cioè passione per il gioco (“L’ho subito amato”), ossessione per i dettagli (“Non è facile, ma fondamentale”), la voglia di competere (“Non bisogna mai fermarsi”) e la resilienza alle avversità (“Mai arrendersi”).
Il tutto sempre con l’Italia nel cuore: “Sono rimasto italiano nella passione e nell’immaginazione. In questo Paese tutto è storia e da piccolo ero pieno di curiosità”. E poteva venire davvero a giocare nel nostro campionato, durante il lockout NBA di cinque anni fa: “Eravamo vicini, poi è ripartita l’NBA”. Ma c’è già una ricetta per aiutare il nostro basket: “Dobbiamo iniziare con i giocatori giovani, il futuro della pallacanestro inizia lì. Dobbiamo pensare ai ragazzi da quando hanno 10-15 anni e farli giocare con questa mentalità, con attenzione ai dettagli”. Ed il Black Mamba ha intenzione di fare qualcosa di concreto: “Tornerò spesso in Italia. Voglio insegnare il gioco qua ad alto livello, tramite camp, scuole e academy”. In azzurro c’è Ettore Messina: “Ha la stessa passione che ho io. Ero molto triste quando è andato via dai Lakers. Mi piacerebbe molto lavorare con lui per far crescere questa generazione di giocatori italiani”.
Ovviamente non si parla solo di Italia, ma anche di NBA e di quello che non sarà più dalla prossima stagione: “Mi mancherà un po’ di tutto, ma non su un livello da voler tornare in campo”. Perché Kobe ha già dei progetti importanti, compresi un film ed un libro: “Devo sempre lavorare al prossimo progetto. Non posso mai fermarmi”. La Mamba Mentality è anche questa, fuori dal campo. Un pensiero sull’affare del mercato 2016, cioè il passaggio di Kevin Durant a Golden State: “Sono contento di non giocare più - ha scherzato - saranno fortissimi. E’ stata sicuramente una scelta difficile, ma lui vuole vincere ed ha fatto la scelta che lui crede migliore per riuscire a farlo”. Per i suoi Lakers servirà ancora un po’ di tempo, invece, ma KB è fiducioso: “Hanno molti giocatori giovani, con ottimo talento. Cosa faranno non so, però so che sono bravi”. Anche se un nuovo Kobe, nell’orizzonte gialloviola non c’è...
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