GrissinBon ancora in testa, battuta Roma. Vittoria in OT per Cantù
Il rientro ufficiale di Drake Diener è una festa per la GrissinBon Reggio Emilia che ha la meglio sull'Acea Roma per 87-83, ma gli ospiti dimostrano un'altra volta di essere squadra coriacea, ostica e con una spiccata identità e unione d'intenti.
La partenza degli ospiti è decisamente sprint con Ejim e Triche a condurre le operazioni e a portare l'Acea sopra 11-2 con una GrissinBon in evidente difficoltà. Quattro punti in fila di DeZeeuw e due liberi di Jones estendono il vantaggio sul 16-6, prima che l'accoppiata lituana Kaukenas-Lavrinovic non ricucia lo strappo per il -5 della prima sirena.
DellaValle e Cinciarini pareggiano a quota 21 e con lo stesso capitano i padroni di casa mettono per la prima volta la testa avanti, ma Roma con un DeZeuuw in palla si riporta avanti e il canestro finale di Stipcevic regala il +3 alla pausa.
Morgan e Cervi si scambiano canestri da vicino, ma la tripla di Gibson riporta avanti di 5 Roma, prima che Polonara non apra una buona sequenza offensiva regalando il controsorpasso, anche se l'equilibrio del match regna sovrano.
All'ultimo riposo Reggio Emilia è avanti di una sola lunghezza gettando le basi per un quarto periodo di grande indecisione.
Con un canestro di Diener e due liberi di Cinciarini Reggio si porta a +6 dando il primo strappo dei padroni di casa nell'intenzione di chiudere il match, ma Roma è davvero dura a morire e si mantiene sempre in linea di galleggiamento. L'impressione è che Reggio Emilia sia più pronta e riesca sempre a respingere gli assalti romani guidati quasi sempre da Jones. Stipcevic segna il nuovo -4 con poco più di un minuto da giocare, ma il canestro che chiude il match è di Drake Diener che sigilla il suo ritorno e la vittoria per la sempre più capolista GrissinBon.
Nel secondo anticipo di serata la PastaReggia Caserta va a un passo dalla prima vittoria in campionato, ma viene costretta all'overtime nel finale da Cantù che poi allunga e vince nel prolungamento lasciando i bianconeri ancora a bocca asciutta.
L'approccio al match dei brianzoli è decisamente censurabile e la grande energia dei padroni di casa decisi a portare una vittoria in campania, travolge gli ospiti. Sam Young guida i suoi con sei punti nei primi dieci minuti, ma è tutta la squadra a girare ad alto ritmo, anche grazie al nuovo innesto Ivanov che porta punti e sostanza vicino a canestro. La squadra di Sacripanti segna solo 13 punti con Feldeine a ridurre i danni con due liberi nel finale. Offensivamente si vede un grande Young che riporta i suoi a +10, prima che la tripla di Mordente non dilati il vantaggio addirittura a 16 lunghezze. L'11-2 con cui Cantù ha chiuso il primo tempo, ha permesso di raddrizzare una situazione che stava cominciando a farsi pesante, regalando nuove speranze per il secondo tempo.
La strigliata di Sacripanti negli spogliatoi porta effetti immediati, infatti i brianzoli aprono il secondo tempo con un tramortente 12-0 di parziale, con gran merito di Eric Williams che domina sotto le plance. Young continua a macinare canestri, ma nel terzo quarto predica nel deserto con Johnson-Odom e Tomassini a mantenere le distanze per Cantù. L'ennesimo flash di Young riporta Caserta avanti di tre punti, ma il quarto periodo è una vera battaglia senza esclusione di colpi con una botta e risposta continua di canestri e si arriva nel finale con un risultato in bilico. Ronald Moore segna solo un libero su due e porta avanti di due punti Caserta, ma a 15" dal termine Johnson-Odom manda tutti all'overtime.
Sulle ali dell'entusiasmo per il pareggio Cantù indirizza subito l'overtime dalla sua parte con quattro punti di Shermadini e due di Gentile. In un attimo i biancoblu sono a +8 e da questo distacco Caserta non si riprenderà perdendo con addirittura 12 punti di scarto in una partita in cui è stata avanti per larghi tratti. Il finale è 95-107.