Brindisi rovina la festa di Varese, Polonara lancia Reggio Emilia
Brindisi rovina la festa di Varese: le 2.000 partite dei lombardi in A non coincidono con un successo, perché la coppia Denmon-Mays domina nel quarto periodo e regala una vittoria importante (93-82), in chiave playoff, alla formazione pugliese. Non bastano i 27 di Eyenga alla squadra di Caja. Gli ospiti partono forte, ma l’equilibrio è subito a regnare sovrano al PalaWhirpool, con Maynor da una parte e Denmon dall’altra (17 punti nel primo tempo) come grandi protagonisti. La squadra di Bucchi è praticamente sempre davanti, trovando anche qualche allungo, anche se mai oltre i sette punti di scarto e con la pronta risposta dei padroni di casa, la più importante firmata da Kangur con due triple consecutive.
L’Enel prova una vera fuga in apertura di ripresa, quando Mays firma il massimo vantaggio (43-52 al 22’) e la difesa mette in difficoltà l’attacco di Caja. Però basta un minuto ai lombardi per riportare il match in equilibrio, fino al break a cavallo dell’ultimo intervallo, con cui i padroni di casa riagganciano, sorpassano e provano anche un allungo (71-67 al 33’). Le palle perse tornano un problema per Varese e gli ospiti ne approfittano per piazzare un 11-2 e rimettere la testa avanti, quando Zerini mette tre liberi dalla lunetta. E’ il sorpasso decisivo, perché l’Openjobmetis si innervosisce e Brindisi punisce, con Denmon e Mays, per la prima doppia cifra di vantaggio del match, prima della chiusura firmata dalla schiacciata sempre del centro.
Con più sofferenza del previsto, soprattutto dopo aver dominato il primo tempo, Reggio Emilia rompe il tabù trasferta, riuscendo a passare contro Capo d’Orlando (sul neutro di Trapani) con il punteggio di 73-67. E’ Achille Polonara l’uomo decisivo della vittoria, con cui gli uomini di Menetti riprendono Venezia e Sassari al secondo posto, mentre ai siciliani non bastano i cinque uomini in doppia cifra. La gara prende subito la direzione emiliana, con la coppia Lavrinovic-Kaukenas: i lituani portano i suoi sul +9 (4-13 al 7’), poi Pini firma la doppia cifra di vantaggio da sotto, prima di un parziale di 8-2 per aprire il secondo periodo, firmato Diener, per il massimo vantaggio sul +16.
Sono Hunt e Nicevic a ridare un po’ di ossigeno alla formazione siciliana, ma la Grissin Bon resta sempre in controllo, mantenendo un vantaggio in doppia cifra fino all’intervallo lungo. Poi cala la tensione per gli emiliani nel terzo quarto e l’Upea prova a rifarsi sotto: prima torna a -7 con Henry, poi è un gran finale di Archie a riaprire definitivamente la gara per il 50-55 al 29’. Nicevic firma il -2, McGee sbaglia la tripla del sorpasso per Capo d’Orlando ma, dopo un nuovo -1, è Polonara a dare l’allungo definitivo ai suoi, con il canestro pesante di Diener a mettere la parola fine al confronto.