Perchè si chiamano Splash Brothers: origine di un duo leggendario

L'origine del nickname "Splash Brothers" con cui ormai sono riconosciuti Steph Curry e Klay Thompson
04.03.2015 15:00 di  Sergio Cerbone   vedi letture
Splash Brothers
Splash Brothers
© foto di Warriors.com

La vittoria 115-100 dei Golden State Warriors contro gli Charlotte Bobcats del 21 dicembre 2012 non è passata alla storia della franchigia come una delle partite più esaltanti, ma è stata una vittoria di rilievo, perché è stata la notte in cui Stephen Curry e Klay Thompson hanno ricevuto il nickname “Splash Brothers”.

Durante la partita, un giornalista del sito dei Warriors, ha twittato il nickname #splashbrothers che è stato subito ri-twittato da migliaia di followers.
Brian Witt ha poi detto orgoglioso che quella sera, aveva creato qualcosa di storico: la leggenda degli “Splash Brothers” era cominciata.

Curry e Thompson hanno contribuito con 25 punti nel primo tempo con 7 triple. Clicca qui per vedere lo storico Tweet dove per la prima volta è stato usato il nickname.

“Penso sia un soprannome giusto, non penso però che ci siamo mai chiamati cosi l’un l’altro, ma è divertente” ha detto Steph Curry.

I Warriors hanno appoggiato il nickname e incoraggiato Witt ha proseguire con i tweet. A distanza di due anni, Curry e Thompson sono riconosciuti da tutti ora, come gli “Splash Brothers” e ci sono dati a sostegno: 45 punti di media insieme, titolari all’All Star game (l’ultima volta per i Warriors furono Tim Hardaway e Chris Mullin nel 1993), 6° posto (Thompson) e 13° posto (Curry) come specialisti del tiro da 3 in satgione.

“E’ il nome giusto per loro: uno (Curry) ha più personalità, l’altro (Thompson) è più uno specialista. Insieme formano una terribile coppia di guardie” ha detto l’Hall of Famer Jerry West, ora consultant dei Warriors.

E i complimenti arrivano anche dai compagni di squadra: “Non sono cambiati rispetto a qualche anno fa, la celebrità non li ha rovinati. Sono i nostri migliori giocatori, ma nessuno dentro la squadra sente il distacco da loro. Così è più facile e viene voglia a tutti di sacrificarsi per loro" - Draymond Green

Eppure gli Splash Brothers la scorsa estate hanno rischiato di essere separati. I Warriors hanno infatti considerato uno scambio tra Klay Thompson e Kevin Love. Su pressione proprio di Curry però, la trade è saltata e Thompson ha firmato un contratto di 4 anni a 70 milioni di dollari: gli Splash Brothers di Golden State possono, continuare insieme, a scrivere la storia.