JR Smith fa il Lebron, ma non basta contro gli Splash Brothers
JAMES IL MOTIVATORE - I Cavs si presentano alla Oracle Arena privi di Lebron James ancora fuori per il recupero fisico che lo sta impegnando in queste 2 settimane e di Shawn Marion, ma con in campo 2 dei 3 nuovi acquisti: Mozgov e JR Smith con quest’ultimo che parte in quintetto. The King non ha comunque voluto abbondonare la squadra ed è presente in trasferta per sostenerla: nello spogliatoio, prima della partita, non ha mancato di catechizzare uno per uno, i suoi compagni e di caricarli con la sua musica, sì perché le rime Hip-Hop risuonano a tutto volume dagli speakers: tutti devono ascoltarla!
L’EX JACKSON - Lungo applauso dei tifosi Warriors per Mark Jackson (a cui risponde quasi commosso) presente alla Oracle Arena per commentare la partita di fianco a Jeff Van Gundy.
SPLASH - Dall’altra parte invece c’è la squadra con il miglior record della Lega con gli Splash Brothers che come al solito, partono fortissimo: Thompson mattatore del primo quarto con 12 punti e Curry con 9. Il numero 30 è anche protagonista di una palla rubata dal palleggio di Irving poi trasformata in layup.
JR ON FIRE - Ma sono i Cavs a chiudere in vantaggio il primo quarto (30-32) grazie a un super JR Smith che ripaga la scelta di coach Blatt, realizzando 12 punti con un 5/8 dal campo.
THOMPSON - Nel secondo quarto i Warriors sono spinti, nemmeno a dirlo, da Thompson (20 punti), ma i Cavs resistono e con i jumpers di JR Smith e Kevin Love, che finalmente entra in partita, il punteggio è equilibrato: 60-54 per la squadra di casa.
LA DIFESA WARRIORS - Smith è davvero in palla e con 4 punti di seguito pareggia 64-64 la partita. I Warriors a questo punto, decidono di difendere, Bogut stoppa Mozgov e dall’altra parte Curry con una tripla riporta in vantaggio i suoi. Nell’azione seguente Green recupera ancora un pallone e lancia Barnes in contropiede per il + 5 Warriors. Non passa nemmeno un minuto e sono gli stessi due, questa volta a confezionare con un alley-oop il + 7.
ESCE KLAY - I Cavs non segnano più e Thompson allunga ancora il vantaggio. Lo stesso numero 11 deve però, abbondonare il campo a causa di una gomitata ricevuta involontariamente da un avversario. Curry allora si carica la squadra sulle spalle e segna il + 6, ma la gara resta aperta perchè i Cavs spinti questa volta da Irving, non mollano.
CURRY LA CHIUDE - arriva il break decisivo: i Warriors con 2 buone azioni difensive a inizio quarto quarto con Iguodala che guida il contropiede ed è + 11. Irving riavvicina i Cavs. I Warriors allora riafrettano il rientro di Thompson. Ma è Curry che piazza il colpo del KO con 5 punti decisivi che tagliano le gambe e le speranze di rimonta Cavs.
I Warriors con 6 giocatori in doppia cifra vincono 112 a 94. Curry chiude con 23 punti e 10 assist, Thompson 23. I Cavs privi di James escono però a testa alta: JR Smith finisce con 27 punti e irving con 23. Ecco cosa è successo nel resto della notte NBA.