Repesa: "Troppi errori, poi ci siamo innervositi come il pubblico"
L'EA7 Emporio Armani Milano apre la serie di semifinale scudetto contro la Dolomiti Energia Trento con una sconfitta meritatissima, frutto di una prestazione collettiva semplicemente inaccettabile. I biancorossi non vanno oltre i 66 punti segnati tra le mura amiche del Forum ed incassano il secondo ko della propria post season dopo quello all'esordio contro Capo d'Orlando.
Della prestazione opaca (per usare un eufemismo) dei suoi ragazzi, ha parlato coach Jasmin Repesa in conferenza stampa: "Nel primo tempo, fino alla fine del primo quarto, abbiamo avuto una difesa solida e, anche in attacco, abbiamo creato un paio di occasioni in cui la palla si muoveva veramente bene - spiega il coach croato -. Dopo abbiamo permesso loro di rientrare con tre triple di Beto Gomes e con i primi cambi e, da lì, la partita è diventata più tirata. Se partiamo con l'obiettivo di non commettere palle perse e chiudiamo con 21, sicuramente c'è qualcosa che non funziona". E ancora: "Loro hanno messo molta più energia e intensità sul parquet, noi, invece, dobbiamo ritrovare la nostra tranquillità, perché se no poi si crea troppo nervosismo che si trasmette anche al pubblico: tutto l'ambiente è stato un po' incasinato".
Nonostante un roster molto più profondo rispetto a quello degli ospiti, il coach biancorosso ha effettuato pochi cambi: "Io non sono qua a rispondere ai desideri di chi chiama questo o quell'altro giocatore dalla tribuna - aggiunge Repesa -. E' stata una mia scelta per provare a dare fiducia ai giocatori che io pensavo potessero produrre qualcosa di più. Io non voglio accusare Mantas Kalnietis perché ha giocato male: tutto è colpa mia, la squadra non ha reagito come al solito ma se uno perde la palla, anche in quel caso è colpa mia".
Repesa torna anche sulla sconfitta con Capo d'Orlando e sull'ambiente infuocato del Forum: "La differenza è che questa è una squadra molto più atletica ed aggressiva e se vai fuori dal sistema di gioco che hai preparato, poi fai fatica a giocare con loro - prosegue il coach dell'EA7 -. Lo specchio di come avremmo dovuto giocare e come, invece, abbiamo giocato è il primo quarto. Speriamo dopodomani di giocare una partita con meno errori. Il nostro nervosismo si trasmette in tutto l'ambiente in cui tutti sanno tutto: chi deve giocare e chi no. Quando un giocatore commette un errore, come successo stasera, viene quasi insultato e fa fatica a reagire dopo. L'ambiente doveva essere una forza mentale straordinaria".
Molto deluso ed arrabbiato Andrea Cinciarini, nell’analisi di questa brutta partita: “Nel primo quarto abbiamo approcciato bene ed eravamo intensi in difesa, poi abbiamo giocato trenta minuti da schifo - le parole del capitano biancorosso - Il secondo quarto è stato brutto, Trento ha preso coraggio ed è entrata negli spogliatoi con l’inerzia dalla sua parte. Complimenti a loro, noi… lasciamo perdere”. Come già accaduto contro Capo d’Orlando, per i biancorossi è una sfida ad inseguimento: “Ora bisogna metterci quella voglia di buttarsi sui palloni che avevano i trentini”.
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