Pianigiani: “1° quarto inaccettabile". E arriva l'ultimatum per Jefferson
40’ ad inseguire, con l’obiettivo della quinta vittoria in Eurolega soltanto accarezzato. È un Simone Pianigiani amareggiato quello che si presenta in Sala Stampa dopo la sconfitta di Milano contro la Stella Rossa, nella partita che chiude il 2017 dell’Olimpia e il girone d’andata in Europa: “Ovviamente siamo molto frustrati, perché è un’altra partita che va via per un tiro. Volevamo giocare ‘faccia a faccia’ le ultime tre di Eurolega, vincerne una in più avrebbe significato agganciare il gruppo sopra di noi, quello che si gioca i playoff. Questa Eurolega è sfiancante ed equilibratissima, a fine andata possiamo dire che qualcosa ci manca per portarci a casa qualche partita in più”.
“Il primo quarto di stasera è inaccettabile” - continua Pianigiani - “abbiamo perso subito il ritmo che dovevamo imporre, siamo andati inspiegabilmente in panico e quando sbagli tiri aperti non puoi subire 29 punti in 10’. Siamo partiti come contro lo Zalgiris, ma da subito abbiamo quantomeno reagito e ci siamo stati fino in fondo: voglio pensare che sia una parte del nostro processo di crescita”.
Il coach dell’Olimpia traccia un bilancio anche di questo girone d’andata di Eurolega: “Questa Eurolega mentalmente mi costringe a tenere la squadra sempre sul pezzo; abbiamo un girone di ritorno da giocare e possiamo trarre ispirazione da una squadra come Malaga che dopo averne perse 5 in fila ne ha vinte tre di seguito, tra cui quella con noi, e ora è a giocarsi i playoff. Voglio giocare un girone di ritorno dove non molliamo mai, e anzi ‘grattiamo’ qualcosa: deve essere il nostro obiettivo, cercare di guadagnarci il rispetto, deve essere la nostra sfida mentale quella di lottare sempre”.
Pianigiani poi continua su una considerazione estendibile anche al resto della stagione: “Dobbiamo avere l’abitudine di gestire le partite e certe situazioni con umiltà: se ci ritroviamo sotto di 10 non possiamo forzare tre contropiede di fila e finire a -16. La generosità c’é, dobbiamo essere più performanti in questi momenti”. L’allenatore toscano poi parla anche di Cory Jefferson: “Deve darci di più, non possiamo più aspettarlo. Lo abbiamo gestito in campionato anche per aiutarlo, ora forse è passato il tempo”.
C’è grande delusione anche nelle parole di Dairis Bertans, uno di quelli a salvarsi stasera: “In avvio non siamo stati pronti per affrontare questa partita ed abbiamo iniziato molto male, poi abbiamo lottato, siamo tornati vicini, ma abbiamo speso tante energie per rientrare e, nel finale, lo abbiamo pagato”. Ora la situazione è compromessa definitivamente, ma resta un intero girone di ritorno: “Dobbiamo continuare a lottare, abbiamo perso tante partite all’ultimo possesso. Restano 15 partite e tutti possono battere tutti, dovremo pensare ad una partita alla volta e provare a vincere il più possibile”.
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