Olimpia Milano: Banchi “Brutto approccio, poi pagato ogni errore”
“Inevitabile partire da un approccio di gara complicato, con una loro grande aggressività, che ci ha trovato completamente impreparati”, così inizia l’analisi di Luca Banchi, dopo la sconfitta nella finale di Supercoppa italiana con Sassari. “Si è creato un divario macroscopico - ha proseguito il tecnico biancorosso, parlando del parziale di 19-1 con cui l’Olimpia è tornata in partita - poi una ritrovata personalità e organizzazione ci ha fatto sperare in un’incredibile rimonta, che si è anche materializzata presto”.
Però i biancorossi non sono mai riusciti a colmare completamente il divario, arrivando al massimo a -1 in avvio di ripresa: “I momenti chiave sono stati contraddistinti da errori e ingenuità. E li paghi, come l’episodio della stoppata di Samuels trasformata in tecnico, togliendoci palla e dando il libero agli avversari. Un episodio analogo occorso agli avversari nel primo tempo con Sosa che ha provocato Hackett ed è arrivato l’antisportivo a Daniel. Ci sono mancate quelle due/tre giocate per fare il sorpasso”. Oltre alle assenze pesanti: "James e Moss potevano darci certamente una mano e lo stesso Melli, ancora piuttosto lontano dallo smalto di un anno fa".
La direzione arbitrale non ha convinto il tecnico (e tante altre persone), con 3 tecnici e 2 antisportivi fischiati contro l’EA7: “Il nervosismo? Posso comprendere la frustrazione per un avvio di partita, che ha accresciuto la nostra tensione, poi il resto va diviso in termini di responsabilità. Io non me la sento di puntare il dito solo contro i miei giocatori. Non sarà il modo migliore per farsi giustizia, ma chi ha occhi per vedere giudichi…”. Si pensa al futuro: “Queste sono tipologie di partite che dovremo imparare presto a giocare, la nostra stagione ci impone di essere performanti anche di fronte a contesti ambientali come questi”.
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