Banchi: “Un grande sforzo di squadra, ci è mancato il cinismo”

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“La squadra ha prodotto uno sforzo per giocare una partita che, con un briciolo di maggiore attenzione e cinismo, avremmo forse meritato di vincere”, così Luca Banchi analizza la sconfitta in volata contro l’Efes. Il coach biancorosso è soddisfatto della prova, pur con il rammarico per la sconfitta: “Nel finale possiamo recriminare su qualche errore commesso, ma la partita è stata approcciata ed interpretata con adeguato spirito, buona aggressività ed una difesa che ci ha permesso di arginare per buona parte le tante armi dei nostri avversari”.

L’ultimo tiro l’ha preso Daniel Hackett, ma questa volta non è entrato: “La palla mi è caduta in mano, dopo il rimbalzo - il racconto del play biancorosso - Ho cercato di far passare più tempo possibile per prendere l’ultimo tiro, c’è stato un cambio difensivo su Bjelica e l’ho preso. Forse tornando indietro, avrei provato a penetrare, piuttosto che prendere il tiro da 3, ma comunque ho preso un buon tiro e forse è stato anche un po’ sputato dal ferro. Peccato, ma a volte va dentro e altre fuori, purtroppo, può capitare”.

C’è anche un po’ di fastidio per la direzione arbitrale, obiettivamente poco favorevole ai biancorossi, anche se il tecnico prova a contenersi: “Vorrei non scendere nel giudizio dell’arbitraggio, altrimenti sembra che vogliamo deviare l’attenzione. Avete visto la partita e siete liberi di giudicare. Quei 12 liberi del terzo periodo non erano però frutto di un giudizio equo, Per noi era impossibile guadagnarci un fallo o un tiro libero ed a me è stato fischiato un tecnico per aver incitato la squadra, dicendo ‘one stop’, cioè una difesa, fare un recupero”. Ora l’Olimpia è virtualmente fuori: “Dobbiamo mantenere questo atteggiamento per il resto del gruppo - chiude Banchi - e quella di stasera deve essere il nostro vero volto in una competizione di così alto livello”.

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