Banchi: “Impreparati contro la loro fisicità, sconfitta pesante”
“Un brutto esordio ed una sconfitta pesante”, così Luca Banchi commenta il netto ko interno contro il Nizhny Novgorod, nell’esordio nelle Top 16. “I nostri avversari hanno imposto una fisicità che ha condizionato molto la qualità del nostro gioco - ha proseguito il tecnico biancorosso - Ha pagato la loro scelta di ingombrare l’area, non riuscendo ad aprire la scatola, in una serata in cui è stato difficile fare tutto, anche i tiri liberi o le triple aperte. Forse abbiamo avuto le nostre peggiori percentuali al tiro di sempre”.
L’analisi del confronto: “E’ stato positivo come, dopo quei primi minuti di smarrimento, siamo riusciti a trovare un po’ il bandolo in attacco e difensivamente”. Chiuso sul +4 il primo tempo, dopo aver raggiunto anche le 9 lunghezze di vantaggio, c’è stato il crollo al ritorno sul parquet, con quel 28-9 che ha deciso il confronto: “Ho sperato che il terzo periodo avesse un avvio diverso, ma quello è stato il momento peggiore, che ha compromesso la nostra gara. Ci siamo smarriti, di fronte a quel livello di contatti e fisicità, che ci ha trovato impreparati”.
La serata è poi proseguita senza una reazione, come invece era sempre capitato: “Un ruolo fondamentale l’ha avuto la questione emotiva, ma è preoccupante non aver trovato le risorse emotive, tecniche e fisiche dalla panchina per cambiarla. Il tempo per farlo ci poteva essere”. In grossa difficoltà Ragland: “Gioca con un tutore alla sua mano forte ed ha oggettive difficoltà nel trattare la palla e nel tiro”. Si pensa anche al futuro: “Dobbiamo solamente riordinare le idee e ritrovare un’intensità di gioco più confacenti a un livello così alto di manifestazione”.
Grande delusione anche nelle parole di capitan Gentile: “Abbiamo giocato un secondo tempo orribile, non so cosa sia successo, dopo un primo tempo non bello, ma comunque lottando. Non abbiamo fatto praticamente mai canestro ed abbiamo avuto un blackout incredibile. Sappiamo che a Milano ci sarà già il tormentone che siamo fuori dalle Top 16, ma è ancora lunga. La schiena? Va un po’ meglio”. Più o meno lo stesso ritornello anche per Samuels: “Non è stato l’inizio di 2015 che ci auguravamo, abbiamo sofferto le brutte percentuali, ma ci sono ancora tante partite”.
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