Banchi: “Gara ben interpretata, buoni segnali da Kleiza e James”

Le parole del tecnico biancorosso e di Linas Kleiza, dopo il successo nel derby con Cantù
16.11.2014 23:02 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Luca Banchi
Luca Banchi
© foto di Alessia Doniselli

Siamo stati in grado di produrre una partita di adeguata intensità, consapevoli delle caratteristiche dei nostri avversari e delle componenti emotive”, così coach Luca Banchi commenta la netta vittoria nel derby su Cantù, che riporta l’Olimpia alla vittoria in campionato, dopo i due ko di fila. “I ragazzi hanno interpretato bene la gara - ha proseguito, analizzando la partita - anche quando non siamo riusciti a mantenere il vantaggio nel primo tempo, con qualche scelta non appropriata ed una difesa meno intensa in alcuni momenti”. 

Il terzo quarto ha spaccato la sfida ed ha dato ai biancorossi 20 punti di vantaggio: “Abbiamo ritrovato fluidità e situazione aperte, sia su contropiede e su penetra e scarica, mentre difensivamente abbiamo creato le condizioni per trovare lo spunto definitivo, alzando la pressione sulla palla e prendendo  il controllo dell’area con Samardo”. Con un Kleiza finalmente presente: “Magari è stato aiutato dal taglio della barba - scherza Banchi - Avevo parlato con lui dopo giovedì ed era frustrato per non aver saputo aiutare la squadra. Oltre ai tiri, sono significativi quel tuffo per recuperare il pallone ed i 7 rimbalzi”.

Il lituano conferma quanto detto dal suo tecnico: “Avevo preso buoni tiri nelle ultime due gare, ma non entravano - le parole dell’MVP della gara, con 18 punti e 4/5 dall’arco - Dovevo essere più aggressivo, oggi l’ho fatto e sono entrati. Stiamo migliorando partita dopo partita nella circolazione di palla e nell’aggressività difensiva ed io riesco a trovare tiri migliori, entrando sempre meglio nel sistema”. La stessa situazione di Brooks: “Siamo solo all’inizio della stagione, serve un po’ di tempo. C’è ancora molto da giocare”.

E, sul n° 2 biancorosso, chiude la sua conferenza stampa anche il coach: “Speriamo di riuscire a proseguire su questa strada, con un gruppo di giocatori che si sta piano piano scoprendo. Deve capire come funzioniamo assieme. Da tutti mi aspetto la disponibilità, in una direzione che metta in secondo l’ego, per esaltare una cosa più grande ed importante, cioè il bisogno e l’interesse della squadra. Sono segnali confortati, anche se ha ancora carenze e lacune nel capire il gioco europeo. Ma ci si può lavorare”. E vincendo, viene fatto più tranquillamente.

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