Banchi: “Approccio non accettabile, ma apprezzo lo sforzo”

“Non è accettabile approcciare così la gara, anche se poi abbiamo compensato subito. Ma, in questo modo, poi non puoi più commettere il minimo errore. Dobbiamo lavorare per portare questo gruppo ad un livello superiore”, così Luca Banchi commenta la sconfitta interna con il Fenerbahce. “E’ stata una partita dura, come era lecito attendersi, il Fenerbahce è una squadra con una taglia fisica importante - ha proseguito il tecnico, analizzando la partita del PalaDesio - che ha saputo imporre sin dalle battute iniziali”. 

La reazione c’è stata ed ha portato anche al vantaggio, ma il secondo quarto ha visto nuovamente l’allungo ospite: “Purtroppo, un nuovo avvio di secondo periodo al di sotto delle nostre possibilità, ha ridato slancio ai nostri avversari”. E da allora è stata una partita sempre ad inseguimento: “E' stata una lotta di nervi, dove abbiamo cercato in tutti i modi di rientrare, sapendo di dover rinunciare a Gentile, ma lottando ed anche recriminando su qualche occasione anche banale mancata”. Purtroppo non chiudendo la rimonta: “E’ difficile far conciliare quell’aggressività con la lucidità. Apprezzo lo sforzo della squadra”.

Le condizioni di capitan Gentile: “Era una situazione borderline, lui non si era mai allenato, ma era promettente come stamani si era presentato all’ultimo allenamento. Abbiamo sfruttato il riscaldamento, poi diventava troppo rischioso rimetterlo in campo nella ripresa, visto il riacutizzarsi del dolore e l’intervallo”. C’è rammarico anche nelle parole di Nicolò Melli: “Abbiamo lasciato tutto sul campo, peccato averlo fatto inseguendo e non facendo la partita, come avremmo dovuto fare in casa. Potevamo vincere e sarebbe stato un passo importante, ma è ancora tutto nelle nostre mani”.

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