Semifinali, gara 1: le pagelle di EA7 Armani Milano-Dinamo Sassari

Hackett e Melli non bastano, male Ragland e troppo nervosismo per Gentile
29.05.2015 23:18 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Daniel Hackett
Daniel Hackett
© foto di Alessia Doniselli

Le pagelle di EA7 Emporio Armani Milano-Banco di Sardegna Sassari, gara 1 delle semifinali, vinta per 84-75 dai sardi:

Ragland 5 - La squadra non riesce a girare quando è in campo, in particolare nella prima parte del quarto periodo, quando Sassari inizia il break decisivo. 

Brooks 6.5 - E’ l’uomo del break nel primo tempo, entrando subito bene in partita. Però cala alla distanza e si prende troppe iniziative individuali nel quarto periodo.

Gentile 5 - L’inizio è subito difficile, sale un po’ di tono nella seconda parte del primo tempo, ma fatica ad essere il giocatore dominante della parte finale di stagione. Esce per un tecnico in avvio di ripresa, pesante l’espulsione nel finale. Rischia di non giocare le prossime gare per squalifica.

Gigli ne

Cerella 6 - In campo sin dal primo quarto, per i problemi di falli di Moss, gioca discretamente in difesa e serve tre assist.

Melli 6.5 - Forse il giocatore più continuo in casa biancorossa: si fa sentire a rimbalzo ed in difesa, mettendo anche alcuni canestri importanti.

Kleiza 6 - Mette un paio di triple e fa un discreto lavoro a rimbalzo, anche se si spegne nel finale

Elegar 5.5 - A corrente alternata contro Lawal dietro, in attacco piazza due schiacciate

Hackett 7 - Il migliore in campo per l’Olimpia. Cresce con l’andare dei minuti, prende in mano la squadra nel 2° tempo e quando esce è un problema per Milano.

Samuels 5.5 - I numeri li mette assieme (12 punti e 8 rimbalzi), ma nella ripresa fatica tantissimo ad andare a canestro, fallendo più di una conclusione da vicino a canestro, ed è un problema per l’Olimpia, soprattutto nel momento del break decisivo sardo.

Tabu ne

Moss 5 - Primo canestro e recupero per mettere in partita Milano, ma commette 2 falli in meno di 5’ e deve uscire. Quando rientra non trova più la via del canestro ed in difesa fatica a fermare l’avversario diretto.

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