Serie A: un tranquillo Santo Stefano per l’EA7, travolta Capo d’Orlando

Il panettone non ha riempito la pancia dell’Olimpia Milano, concentrata e concreta come aveva chiesto il tecnico alla vigilia. I biancorossi vincono facilmente la gara interna contro Capo d’Orlando (98-69) dominando sin dall’avvio e prendendo già 20 punti di vantaggio prima dell’intervallo lungo, mantenendo così la vetta della classifica. Poco più di un allenamento per i campioni d’Italia con la coppia Ragland-Moss decisiva nel break che spacca in due il confronto, ma anche un Melli molto attivo sui due lati del campo. 

Non c’è Gentile (a riposo precauzionale per il problema alla schiena), ma la formazione di Banchi parte subito forte con 4/4 da 3, con due triple di Melli, anche se c’è cala poi un po’ la concentrazione e gli ospiti, con un Freeeman da 7 punti, trovano l’unico sorpasso (13-14 al 6’). Due giochi sotto canestro per Samuels fanno ripartire l’Olimpia, poi è Ragland a dare la prima scossa importante al confronto: il playmaker segna dall’arco e serve i compagni, con un buon impatto di James, per il 9-0 con cui arriva la doppia cifra di vantaggio (34-21 al 12’).

L’EA7 non si ferma, riesce a produrre un buono sforzo difensivo con il secondo quintetto e trova un Moss ispiratissimo in attacco: i suoi nove punti in fila spaccano in due la gara, con Milano già a +20 (51-31) prima dell’intervallo lungo. La squadra di casa raggiunge anche le 23 lunghezze di vantaggio in avvio di ripresa e la partita scivola via piuttosto tranquillamente, anche se un paio di disattenzioni difensive su Soragna fanno arrabbiare coach Banchi. Bastano un paio di lampi di Brooks e due schiacciate tonanti di Samardo per volare anche a +30 e concludere con un quarto d’anticipo la contesa. Nel finale c'è spazio anche per i giovani Fumagalli e Villa, ora il 2014 si chiuderà a Bologna.

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