Repesa: "Per vincere la Supercoppa servirà attaccamento alla maglia"
E’ difficile iniziare una stagione con il primo impegno ufficiale a cinque giorni dal completamento del roster e impattare una regular season dopo aver giocato due partite oltreoceano, ma questo è il fitto calendario dell’Olimpia Milano da qui all’otto ottobre, quando scenderà in campo per l’opener di campionato contro Trento. Coach Jasmin Repesa è conscio dei problemi che si potranno incontrare da qui a qualche mese e ci tiene a precisare che con questa squadra bisognerà aver pazienza: “Ci vorrà del tempo prima di vedere la vera Milano –dice- ma noi di sicuro lotteremo fino alla fine per vincere ogni competizione a cui parteciperemo”.
Ovviamente la prima sarà la Supercoppa Italiana che li vedrà in campo sabato sera alle 20.45 contro la Reyer Venezia. “Sarà una partita molto dura perché la Reyer è sostanzialmente la stessa dello scorso anno, con l’aggiunta solo di Green, Owens e Tonut. Avranno dalla loro parte il fatto di essere già rodati e a questo punto della stagione è un buon vantaggio”.
Di sicuro l’avversario è di livello e sarà una delle contender per il titolo finale, ma l’idea su come fare per vincere la partita nonostante tutto, è piuttosto chiara: “Le competizioni che arrivano in questo periodo dell’anno come la Supercoppa sono complicate, noi dovremo cercare di vincere solamente con l’attaccamento alla maglia che avremo, perché non possiamo spuntarla né tatticamente, né tecnicamente”.
Ovviamente i biancorossi sono già al centro di alcuni malcontenti, alla luce di un precampionato piuttosto deludente e alcune inopinate sconfitte. Questo non scompone affatto il coach: “Le partite amichevoli non contano nulla. Giocare con soli tre esterni è molto complicato e farlo con un ragazzo giovane come Amato alla prima avventura a questo livello è un’ulteriore criticità. Nonostante ciò ho voluto partire dalla responsabilità individuale a livello difensivo, anche in caso di accoppiamenti particolarmente svantaggiosi. Dobbiamo cominciare a creare quello che saremo dalle difficoltà, anche in questo momento della stagione”.
Tatticamente si è sentita la mancanza dei playmaker Cinciarini e Lafayette, anche se sulla carta potrebbero rivelarsi l’anello debole della catena: “Non è un problema se non sono creatori dal palleggio, abbiamo giocatori in altre posizioni in grado di farlo. Dovranno gestire maggiormente il gioco, poi nel caso dovesse davvero mancare questa creatività nel ruolo di point guard, come detto venti giorni fa, potremo pensare di intervenire sul mercato”.