Olimpia Milano: buona la prima, l'EA7 passa a Cremona 61-68

L'Olimpia Milano piega la Vanoli Cremona nel match di apertura della Serie A Beko 2014/2015
11.10.2014 22:15 di  Luca Servadei  Twitter:    vedi letture
Shawn James
Shawn James
© foto di Alessia Doniselli

L'EA7 davanti agli occhi dello squalificato Daniel Hackett, presente a bordo campo, supera la Vanoli Cremona con il punteggio di 61-68 grazie ad un terzo quarto ben giocato. Non doveva esserci storia, e, invece, contro un'incerottata Vanoli Cremona, Milano ha sofferto più del previsto. Troppa, alla fine, la differenza tra le due compagini, accentuata ulteriormente dalle assenze pesanti tra le fila dei biancoblu, ed in particolare da quella dell'infortunato ex Luca Vitali.

E' di Samardo Samuels il canestro che apre la stagione 2014/2015 dell'Olimpia Milano, abile a sfruttare il miss match sotto canestro con un movimento in post davvero apprezzabile. La Vanoli risponde subito con un parziale di 5-0 che le consegna il primo vantaggio del match (5-4). Milano è imprecisa dalla lunetta tirando zero su due con Moss, prima ed uno su due con Samuels, poi, cercatissimo dai compagni. Il gioco da 3 punti di Gentile abile a concludere al ferro con una schiacciata spettacolare, riporta avanti Milano, ma gli attacchi continuano ad essere imprecisi e le mani estremamente fredde. La squadra di coach Banchi sale di colpi in difesa, ma Jazzmar Ferguson, dalla media distanza, è sempre pronto a scardinarla. Due palle perse consecutive di Milano permettono alla Vanoli di ricucire quasi per intero lo strappo, ma il finale in crescendo dell'EA7, chiude la prima frazione sul punteggio di 10-16.

Il secondo quarto si apre con un'altra rivedibile palla persa che fa letteralmente infuriare Luca Banchi costretto a chiamare time-out dopo appena 24 secondi. La strigliata, però, non basta, e Poscic e Clark, riportano la Vanoli sul punteggio -2 (18-20). La difesa di Milano è in seria difficoltà e sul gioco da 3 punti di Hayes, gli uomini di Pancotto si portano addirittura in vantaggio (21-20). I lunghi di Milano provano a caricarsi la squadra sulle spalle e con Kleiza e Samuels piazzano un parziale di 0-8 che rimette la partita sui propri naturali binari (21-28). E' ancora Ferguson l'uomo della provvidenza per Cremona, e complice un fallo tecnico fischiato a Kleiza (per proteste), i biancoazzurri rispondono con un contro-parziale di 4-0. Un'altra palla persa superficiale di Gentile (l'undicesima del primo tempo) chiude la seconda frazione sul punteggio di 26-30 in favore di una brutta EA7.

Milano apre la terza frazione come aveva fatto con la prima, cercando insistentemente Samuels sotto canestro, e la scelta paga i suoi dividendi (29-39). L'arbitraggio, non sempre eccellente, innervosisce pubblico e giocatori, e l'attacco cremonese ne risente commettendo qualche errore forzato di troppo. Milano continua ad affidarsi a Samuels che trova il canestro anche con giocate talvolta estemporanee, e proprio grazie ad un tiro da 3 punti del giamaicano l'EA7 tocca le 10 lunghezze di vantaggio. Ancora Kleiza, sempre da 3, punisce la distratta difesa cremonese e l'Olimpia tenta la prima fuga del match sul +16 (35-51). Samuels banchetta nel pitturato cremonese mettendo a referto 7 punti consecutivi senza trovare mai opposizione da parte dei lunghi di coach Pancotto e chiudendo, di fatto, la questione (40-54).

Nella quarta frazione Milano subisce l'aggressività dei padroni di casa spinti dall'entusiasmo del proprio pubblico, e Cremona si riporta sul -11 grazie ad una spettacolare schiacciata di Kenny Hayes, abile a sottrarre il pallone a metà campo ad uno spento MarShon Brooks. I tiri liberi di Campani riportano la Vanoli sotto in singola cifra (51-60) ma l'Olimpia riesce a reagire al tentativo di rimonta grazie una tripla di Moss dai 9 metri a cronometro quasi scaduto (51-63). Nei momenti di difficoltà, Cremona si affida sempre a Jazzmar Ferguson e sorprendentemente con i tiri liberi di Gazzotti si arrampica nuovamente sul -8 (57-65) a meno di un minuto dallo scadere. Il canestro della staffa per Milano lo sigla il nuovo arrivo Joe Ragland, che chiude i conti sul 61-68 finale.

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