Olimpia: le prime parole dei protagonisti dal raduno

I nuovi arrivati Kleiza, James, Brooks e Meachem parlano del loro primo approccio con la squadra e con la logica di coach Banchi.
28.08.2014 23:03 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Olimpia: le prime parole dei protagonisti dal raduno
© foto di AlessiaDoniselli

Il primo approccio con i giocatori arriva nella secondaria del PalaLido dove tutti, in rigorosa uniforme EA7 con lo scudetto cucito addosso, si rendono disponibili a rispondere alle domande dei media e, anche noi, abbiamo potuto scambiare quattro chiacchiere soprattutto con i nuovi arrivati.

Il leit motiv dei "nuovi" è l'obiettivo di mettersi al servizio della squadra. "Servirà sia la mia capacità offensiva, che il mio sforzo per competere positivamente a rimbalzo." - ha detto Kleiza- "Voglio essere un all-around player per questa squadra."
Continua sulla stessa linea anche Shawn James “Sono un giocatore in grado di dare un buon apporto sia in difesa che in attacco. [u]Non mi focalizzo solo su un aspetto del gioco[/u], perché ogni momento della partita è importante.”
Anche Brooks, notoriamente un attaccante di razza, sembra essere entrato nella logica difensiva della squadra “Non sono assolutamente preoccupato della mia difesa, è l’aspetto del gioco che mixa atteggiamento mentale e preparazione fisica. Mi sento pronto a difendere in modo efficace anche in Europa.”

Meachem pone l’accento sulla sua capacità di carisma: “Sono un giocatore che può rivestire indifferentemente due ruoli, ma sono anche in grado di portare organizzazione e leadership. Siamo una squadra dal grande talento e penso di essere in grado di servire le nostre armi principali per segnare molti punti nei modi migliori.”
Chiude il capitolo sui cosidetti intangibles anche Angelo Gigli, cavallo di ritorno dopo le difficoltà mostrate nella scorsa stagione: “Ci sono molte differenze rispetto a un anno fa, anche perché ora posso prepararmi fisicamente dall’inizio con i miei compagni. Il mio compito è quello di lavorare a testa bassa ogni giorno per migliorare, integrarmi e cercare di fare il meglio possibile. Le scelte finali spetteranno al coach, ma io cercherò di farmi trovare sempre pronto.”

E' d'obbligo la chiusura su Daniel Hackett e la sua estate: "Voglio mettermi tutto alle spalle - ha detto- in questi momenti ho capito chi davvero era al mio fianco e con Ale non c'è nessun problema perchè lui è uno vero. Eravamo in contatto telefonico e so che mi vuole bene. Purtroppo giocherò una sola volta a settimana e la cosa mi dispiace, ma cercherò di chiudermi in palestra per migliorare il mio fisico e i miei fondamentali. Per quanto riguarda gli avversari? Non ho fatto molta attenzione al mercato degli altri perchè era difficile aprire i giornali e non leggere di ciò che mi è successo."