Milano accende e spegne: la rimonta non basta, in finale ci va Venezia
È l’Umana Reyer Venezia la prima finalista della Coppa Italia 2020. I campioni d’Italia in carica centrano l’atto finale, il primo nella loro storia, con merito, al termine di una prestazione arcigna e tenace soprattutto in difesa, in una partita ‘sporca’ e durissima, da playoff. Nel 67-63 finale c’è anche il blackout offensivo dell’Olimpia Milano, che segna solo 22 punti nei due quarti centrali condannandosi a un’eterna rincorsa nel quarto periodo, non coronata. Non bastano le prove di Scola (14+9), Rodriguez (15, ma 1/6 da tre) e Tarczewski (9+9): in assoluto Milano paga il 4/27 dall’arco, con cui vanifica la superiorità a rimbalzo, a fronte di una Reyer trascinata da Watt (16+10), Daye (13) e De Nicolao (12).
C’è Roll al posto dell’acciaccato Sykes nei dodici rispetto al successo di giovedì contro Cremona, e come in occasione dei quarti di finale quella dell’Olimpia è una partenza sprint, con Milano avanti di 12 nel primo quarto (19-7) e una difesa granitica che non spende nemmeno un fallo nei primi minuti di gioco. Milano però perde un po’ di smalto sul finire del quarto, con Venezia che ne approfitta per riportarsi a -7 al 10’ e a -5 in apertura di secondo. La reazione che riporta l’Olimpia avanti di 9 è illusoria: Venezia è pienamente in partita e all’intervallo lungo tra le due squadre c’è solo un possesso di distacco (Milano avanti 31-29).
Dopo un secondo periodo da 9 punti segnati, nel terzo quarto la squadra di Messina fa anche peggio: Venezia segna 25 punti in 10’, spingendosi a +10 al 30’ con le triple di De Nicolao e Bramos, mentre Milano negli ultimi 6’ del quarto dal campo trova solo una tripla di Micov e quattro tiri liberi. L’Olimpia rientra in campo con un altro atteggiamento, almeno in difesa: la Reyer rimane a secco per cinque minuti e mezzo, con Milano che però non riesce ad andare oltre il -4. Daye e Watt risvegliano i lagunari, ma Tarczewski e Micov non smettono di lottare e un raro jumper a segno del serbo vale il -2 a 2’28” dalla fine. Bramos e Rodriguez si scambiano due canestri da tre, ma De Nicolao punisce per il nuovo +5 Reyer. Rodriguez accorcia a 50”, ma poi commette fallo sulla forzatura da tre di Bramos. Il captano reyerino commette però un clamoroso 0/3, ma Watt conquista il rimbalzo offensivo e firma il +5 a 16”. Rodriguez accorcia dalla lunetta, Daye fa 1/2, la preghiera di Nedovic non viene accolta e la Reyer centra la finale.