L’Europa dell’EA7 è già in salita: “Non possiamo più sbagliare”

I biancorossi obbligati a vincere giovedì a Limoges, per poi tentare la rimonta in classifica
07.11.2015 10:27 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Robbie Hummel
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Robbie Hummel
© foto di Alessia Doniselli

Un ko che fa male e la strada in Eurolega è già irta di difficoltà. Dopo le prove incoraggianti contro Efes ed Olympiacos, ma comunque concluse con una sconfitta, è arrivata la battuta d’arresto inattesa e molto pesante, in cui l’Olimpia pare essere tornata indietro di un mese, cancellando i progressi fatti nell’ultimo periodo. “Così non si va avanti”, le durissime parole di Jasmin Repesa al termine del confronto, ed anche Robbie Hummel ha analizzato in modo chiaro il momento biancorosso: “Deve essere una lezione, anche se alla quarta partita dovremmo sapere come affrontare le difficoltà”.

Ancora una volta, invece, è arrivato il parzialone avversario nel quarto periodo: dopo quelli subiti contro Vitoria, Efes ed Olympiacos, un 20-5 ha regalato il successo (meritato) al Cedevita. “Non possiamo avere questi blackout, se vogliamo andare avanti in Eurolega - prosegue l’americano, uno dei più in difficoltà nella rassegna continentale - Ora non possiamo più sbagliare”. Ed è proprio così, perché giovedì a Limoges non ci saranno davvero alternative alla vittoria, così poi servirà vincere le due partite in casa del girone di ritorno e, soprattutto, provare a ribaltare il -9 in Croazia.

Un cammino non semplice, ma non impossibile, per una squadra che comunque non pare avere il talento offensivo necessario per poter fare così tanta strada europea. Se non c’è super Gentile ad inventare, non ci sono le qualità per togliere l’EA7 dalle difficoltà con qualche giocata individuale e sotto canestro non c’è il ‘big man’ da cui andare per raccogliere punti e falli, quando gli esterni non trovano la via del canestro (ed è successo troppo spesso in queste prime quattro gare). Si parla di un playmaker da inserire, oltre al prossimo arrivo di Sanders, ma anche con l’organico attuale le Top 16 restano un obiettivo possibile. E da non fallire.