MSU-Duke, Wisconsin-Kentucky: come sono cambiate dall'ultimo incontro

Una brave analisi dell'ultimo incontro tra le quattro pretendenti allo scettro di Regina della NCAA.
02.04.2015 17:00 di  Luca Servadei  Twitter:    vedi letture
Jahlil Okafor
Jahlil Okafor
© foto di Twitter

Quando mancano poco più di 48 ore all'inizio delle Final Four del Torneo NCAA che vedranno contrapposti I Badgers di Wisconsin agli Wildcats di Kentucky e gli Spartans di Michigan State ai Blue Devils di Duke, proviamo a soffermarci un attimo su quello che, in ordine di tempo, è stato l'ultimo confronto fra le prossime avversarie.

Per la prima delle due semifinali non dobbiamo tornare troppo indietro nel tempo. I Blue Devils e gli Spartans, infatti, si sono già incontrati nel corso di questa stagione, esattamente lo scorso 18 novembre 2014. Si trattava del Champions Classic di Indianapolis (ma guarda un po'...) e ad avere la meglio furono gli uomini di Mike Krzyzewski (81-71). In quell'occasione il mattatore della sfida fu Jahlil Okafor, autore di una prova da 17 punti e 5 rimbalzi che stese i ragazzi di Tom Izzo.
Rispetto ad allora, ovviamente, entrambe le squadre hanno compiuto importanti passi avanti, soprattutto gli Spartans, apparsi completamente diversi in questo Torneo NCAA rispetto alla versione un po' scialba e sbiadita dell'ultimo confronto. L'inserimento di un giocatore come Nairn ed i punti di Forbes dalla panchina hanno infatti conferito ad MSU una nuova dimensione di squadra. I Blue Devils dunque dovranno essere pronti ad affrontare un gruppo più compatto e fisicamente più pronto ed aggressivo, soprattutto in difesa, dove Izzo ha lavorato a fondo in questi mesi. Dal canto suo Duke potrà contare su di un Okafor più maturo ed inserito negli schemi di Coach K, anche se (forse) le ultime due prove in cui il centro dei Blue Devils ha combinato la miseria di 15 punti potrebbe suonare come un piccolo campanello d'allarme.

Più indietro nel tempo bisogna risalire, invece, se si vuole parlare dell'ultima sfida tra gli Wildcas ed i Badgers. L'ultimo confronto fra le due Università, infatti, avvenne esattamente un anno fa, proprio alle Final Four di Arlington, Texas. Di quella partita incredibile, terminata sul punteggio di 74-73 per i ragazzi di coach Calipari, restano impressi nella mente di tutti gli appassionati soprattutto gli ultimi concitati secondi con il canestro di Aaron Harrison a 5.7 secondi dalla sirena finale e il tentativo di replica di Traevon Jackson spentosi sul ferro dell'AT&T Stadium.
Rispetto ad un anno fa entrambe le squadre sono profondamente mutate, sopratutto gli Wildcats visto che i gemelli Harrison sono gli unici due starters confermati. Cayley-Stein era infatti infortunato ed al suo posto partì in quintetto Dakari Johnson, mentre Julius Randle e James Young ora si trovano al piano superiore. Più simili all'anno scorso sono invece i Badgers che hanno dovuto sostituire il solo Ben Burst. Nonostante una maggiore chimica di squadra, sarà però assai dura per i ragazzi di Bo Ryan provare ad avere la meglio su di una squadra (fino ad ora) imbattibile ed a due partite dal coronare il sogno della "Perfect season".