Thompson e Curry da impazzire, per il titolo ci sono anche i Warriors
E’ vero, siamo solo all’inizio, 2 partite non fanno ancora una prova. Ma i Golden State Warriors visti finqui e nella pre-season hanno impressionato.
Hanno battuto nettamente sia i Sacramento Kings 95-77 nel Season Opener e i Lakers 127-104 nella prima gara interna alla Oracle Arena.
Ma i Warriors della cura Steve Kerr sono più solidi e giocano con maggior controllo rispetto al passato. Non assistiamo più a continui isolamenti e palleggi insistiti di Curry a cui coach Mark Jackson non sembrava trovare alternative.
I Warriors hanno ancora il contropiede e il tiro da 3 come armi principali per l’attacco. Queste sono caratteristiche che fanno parte del DNA della squadra. Quello a cui stiamo assistendo però, è un movimento della palla più fluido e una spaziatura in attacco che porta a tiri più facili.
Steve Kerr non a caso sta cercando di plagiare i suoi Warriors secondo gli insegnamenti dei suoi maestri: Phil Jackson e Gregg Popovich e il mix che ne sta uscendo è qualcosa di importante.
Poi il duo Klay Thompson-Steph Curry quest’anno sembra esaltarsi ancora di più nell’attacco di Kerr. Klay (fresco di rinnovo) contro i Lakers ha messo a segno 41 punti (career high) con 14/18 al tiro, 5/7 da tre e Curry ne ha messi 31.
Metteteci anche un solidissimo Iguodala che entra dalla panchina e con la sua energia produce i break cruciali della partita. E un Bogut finalmente sano. Insomma se tutto procede come abbiamo visto nelle prime uscite, allora i Warriors sono in crescita esponenziale e per il titolo, non è azzardato dirlo, vanno considerati anche loro.