NBA: i proprietari dicono "No". Bocciata la riforma della lottery

Ben 13 franchigie hanno bocciato la riforma della lotterò draft che quindi rimarrà invariata anche in futuro
22.10.2014 18:25 di  Luca Servadei  Twitter:    vedi letture
Adam Silver, commissioner
Adam Silver, commissioner
© foto di Agenzia Aldo Liverani sas

Negli scorsi giorni era stata avanzata una proposta di riforma del sistema della NBA Lottery, per cercare di smussare gli angoli di un procedimento messo sempre più in discussione, soprattutto alla luce dei risultati degli ultimi anni (3 prime scelte in 4 anni a Cleveland). Il nuovo sistema prevedeva le stesse possibilità di "pescare" la pallina con il numero 1 per le quattro squadre con il record peggiore (circa 11% ciascuno), mentre dalla quinta alla 14esima chiamata le percentuali si sarebbero ridotte con differenze minori rispetto al sistema attuale (l'ultima avrebbe avuto il 2% invce che l'attuale 0,2%). Inoltre la nuova Lottery, prevedeva il sorteggio per le prime 6 chiamate e non solo per le prime 3, come, invece, avviene ora. 

A sorpresa, il Board of Governors, ha bocciato quest'oggi il progetto di riforma con il voto contrario di ben 13 franchigie (Phoenix, Philadelphia, OKC, New Orleans, Detroit, Miami, Milwaukee, San Antonio, Utah, Washington, Atlanta, Charlotte e Chicago). Il numero necessario di voti favorevoli sarebbe dovuto essere di almeno 23 "Si", risultato che solo fino ad un paio di giorni fa sembrava assolutamente raggiungibile.

L'obiettivo della riforma era quello di evitare il "giocare per perdere" (tanking) al quale molte squadre, soprattutto verso il termine della stagione, ricorrono per cercare di avere percentuali maggiori per aggiudicarsi le scelte più alte.