Messina ai Thunder? Probabilmente no, ma...
La dipartita di Scott Brooks dagli Oklahoma City Thunder è stata la notizia extra cestistica che ha tenuto banco per tutta la settimana e ovviamente ha lasciato dietro di sè strascichi che solo le magie di Steph Curry stanno tenendo a bada. L'ambiente dei Thunder è ovviamente scosso dalla notizia, ma Presti nelle sue dichiarazioni sembra avere le idee chiare: "Abbiamo perfettamente in mente quale possa essere il tipo di persona che umanamente e tecnicamente potrebbe fare al caso nostro e dev'essere qualcuno adatto a una realtà piccola che si deve confrontare con colossi a livello nazionale". Al momento il GM non si vuole sbilanciare nè nel creare un profilo, nè tantomeno nei primi sondaggi sui successori: "Non è il caso di creare un identikit che poi possa far pensare che un allenatore possa essere più adatto di un altro. Siamo aperti a tutto e consideremo ogni possibilità per migliorare".
Ovviamente la possibilità più accreditata è quella di un allenatore NCAA come Donovan o Ollie, anche se è uscito nel giorno immediatamente successivo al licenziamento anche il nome di Ettore Messina: "Non precludo affatto nessun tipo di provenienza da parte del nostro nuovo allenatore, potrebbe venire dall'NCAA o da qualsiasi altro posto"
Nonostante non sia tra le persone realmente accreditate per il posto, Messina potrebbe essere una soluzione percorribile sia per la società che per lui stesso. La sua logica si sposa con quella degli Spurs e di conseguenza quella dei Thunder, dove si dà molto importanza al lato umano e di progresso collettivo, anteponendolo agli interessi o gli ingaggi dei singoli. Sicuramente Ettore avrebbe dalla sua parte una società solida che non ha avuto paura a compiere mosse impopolari per difendere la propria solidità interna, quindi sebbene le possibilità che diventi capoallenatore dei Thunder siano poche, è lecito sperare che possa succedere, se non altro per i presupposti logici che ci sono.
Presti ha voluto chiudere con un importante monito alla stampa: "Non abbiamo interpellato i giocatori nella scelta di sollevare dall'incarico Scott perchè non è compito loro entrare in queste dinamiche. Sicuramente terremo conto delle loro idee quando dovremo decidere chi prendere, ma le decisioni gestionali spettano alla società nel pieno interesse di un miglioramento generale."