Kobe passa Jordan, è il terzo marcatore assoluto. OK Spurs, Warriors e Bulls

Con due liberi nel secondo quarto Bryant diventa il terzo scorer assoluto nella storia della NBA scalzando il più grande di tutti i tempi.
15.12.2014 07:44 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Kobe passa Jordan, è il terzo marcatore assoluto. OK Spurs, Warriors e Bulls
© foto di NBA twitter

A 5.24' dalla fine del secondo quarto Kobe Bryant è in lunetta con due liberi. Il primo entra ed è l'aggancio a Michael Jordan, il secondo è il sorpasso e permette al Mamba di diventare così il terzo marcatore della storia NBA passando l'icona con il numero 23. Kobe è visibilmente emozionato anche se cerca di mascherarlo e sino a quando non arriva il sorpasso il suo volto è molto tirato. Gli viene felicemente regalato il pallone della partita e così raggiunge l'ennesimo traguardo personale della sua carriera. I Lakers per completare la serata positiva portano a casa il match contro i Timberwolves per 100-94 e proseguono il loro buon momento, ma per una volta il risultato di squadra passa in secondo piano su quello personale.
Chi invece non fa terminare mai i risultati di squadra sono i Warriors che vincono la loro sedicesima partita consecutiva a casa dei New Orleans Pelicans orfani di Anthony Davis. Nonostante la pesante assenza dei padroni di casa, ci sono le prove importanti sia di Jrue Holiday (30 punti) che di Tyreke Evans (34), il quale ha anche avuto in mano una complicata tripla per vincere la partita nei regolamentari. I Pelicans hanno dilapidato otto punti di vantaggio negli ultimi quattro minuti portando la partita al prolungamento dove gli otto punti con due triple di un sempre stellare Steph Curry hanno indirizzato la partita verso la squadra di Kerr che ha portato a casa l'ennesima vittoria stagionale.

Gli Spurs riprendono la loro marcia in quel di Denver grazie a una importante vittoria contro una squadra in trend positivo. Senza Tony Parker ma con il rientro di Kawhi Leonard gli Spurs riescono a ritrovare un pò di equilibrio con Tim Duncan che nel primo tempo dispensa pallacanestro sui due lati del campo, per poi lasciare il proscenio all'MVP delle scorse finali che produce: 18 punti, 8 rimbalzi, 4 assists, 5 rubate e 6 stoppate.
Duncan e Ginobili ne aggiungono 15 a testa vanificando il grande sforzo realizzativo di Aaron Afflalo che tocca quota 31, mentre il nostro Danilo Gallinari guarda ancora dalla panchina in borghese. Ci sono anche 10 punti di Marco Belinelli in uscita dalla panchina dei neroargento.
Anche i Knicks stanno pian piano risalendo la china dando tantissimo filo da torcere ai Raptors e obbligandoli a un overtime per centrare la vittoria. I Knicks si affidano ai 34 punti di Carmelo Anthony per rimanere in partita ed è proprio la sua penetrazione di gran classe e mano sinistra a dare il pareggio con 28" da giocare. L'ultima azione è nelle mani di Kyle Lowry che sguscia bene alla ifesa e si costruisce un buon tiro che va corto. E' sempre il playmaker poi a decidere il prolungamento con un paio di canestri e l'assist per i punti della vittoria di Amir Johnson.
A chiudere la nottata arriva la notizia che i Kings, dopo le otto sconfitte nelle utlime dieci partite, hanno licenziato coach Malone.

 

Risultati:
Warriors@Pelicans 128-122 OT
Bulls@Heat 93-75
Jazz@Wizards 84-93
Lakers@Timberwolves 100-94
Suns@Thunders 88-112
Raptors@Knicks 95-90 OT
Spurs@Nuggets 99-91