I Kings esonerano curiosamente Malone. Karl o Del Negro i successori?
Ora è partito il toto-sostituto
Nella notte di ieri Kobe Bryant ha fatto notizia per il suo sorpasso a Michael Jordan nella classifica dei marcatori ogni epoca, ma non è passata sotto silenzio anche un’altra notizia importante, ovvero il licenziamento di Mike Malone dalla guida dei Sacramento Kings.
La motivazione ufficiale è stata il “Non aver confermato le aspettative”, ma c’è da capire se negli ultimi anni mai ci sono state delle aspettative verso i Kings e soprattutto quali potessero essere vista la buonissima partenza della squadra e il fisiologico declino nell’ultimo periodo a causa dell’assenza da dieci partite dell’unico all-star a roster, nonché candidato all’MVP del primo quarto di stagione, DeMarcus Cousins.
Malone ha migliorato considerevolmente il rendimento della squadra soprattutto in difesa, vero tallone d’Achille storico della franchigia, facendo arrivare il defensive rating sino al diciassettesimo posto, che è il miglior risultato degli ultimi dieci anni se facciamo eccezione del tredicesimo posto nel 2005.
E’ stato in grado di produrre una rotazione competente e di migliorare le prestazioni dei giocatori come Gay e Collison, evidentemente scelti dalla dirigenza. Sia l’ex Raptors che l’ex Clippers stanno avendo la loro miglior stagione in carriera se guardiamo il PER, infatti Gay è a quota 20.4 (miglior risultato precedente 18.3) mentre Collison è a 18.6 con il suo best precedente a 16.5.
Se a questo aggiungiamo il miglioramento di Cousins e la crescita dei giovani, si può pensare che nonostante le difficoltà, i Kings avrebbero potuto vincere dalle 35 alle 38 partite in stagione sebbene il loro calendario da questo momento risulti il quarto più duro dell’intera lega.
E’ evidente che il suo licenziamento affondi radici in ben altri campi, infatti già nella scorsa stagione i rapporti tra il coach e il front office erano a dir poco tesi. La continuazione del rapporto tra le parti anche in questa stagione ha logorato molto la stabilità del rapporto. Si dice che Malone sia un ottimo allenatore dal punto di vista tecnico, ma molto meno positivo nei suoi rapporti personali con chi gli fornisce il lavoro perché il suo carattere è stato definito perlomeno “difficile”.
Sicuramente i risultati dei Kings in campo non sono il motivo del licenziamento e ora sarà curioso vedere chi sarà il sostituto con il nome di Vinny Del negro che si fa sempre più insistente. Non sembra esattamente il coach giusto per una squadra che fa del ritmo e della corsa le proprie armi principali, mentre ben più calzante è il nome di George Karl che ha già detto di non essere troppo interessato twittando che nelle ultime ore il suo cellulare ha dimezzato la batteria solo per le notifiche arrivate che lo vorrebbero sulla panchina californiana. Ranadivè e la società ora sono davanti a un bivio e all'obbligo di trovare un allenatore che porti risultati migliori del predecessore per giustificare questa curiosa mossa.