E' crisi per i Cavs. Continuano a vincere Grizzlies, Warriors, bene i Blazers
E' un LeBron James furente quello che esce dal campo del Verizon Center dopo la sconfitta contro i Wizards. Per i Cavs arriva il minimo stagionale di punti a quota 78, una prova incolore dello stesso James e un odore di crisi molto forte.
Nonostante Bradley Beal nel prestagione avesse detto che Cleveland, vista la squadra, era vicina all'imbattibilità, ha dimostrato sul campo le enormi difficoltà di mettere insieme una squadra con così tanto talento. Il dominatore del match è John Wall che gioca un terzo quarto da 7-9 dal campo per 17 punti ed è lasciato in un'inconsueta libertà da parte di una rivedibile difesa dei Cavaliers. Bradley Beal porta una grande mano dalla panchina e ora le nubi sulla testa dei Cavs si fanno sempre più pesanti.
I Chicago Bulls si presentano al Moda Center di Portland senza Rose, Gasol e Hinrich, perdendo durante il match anche Taj Gibson in una sorta di maledizione da infortuni che li segue ormai da anni. Il primo quarto è tutto di marca Blazers con Lillard che domina la scena regalando 7 assists ai compagni. Nel secondo si dedica alle realizzazioni con 10 punti e 4-5 dal campo, indirizzando una partita che nel primo tempo ha già un solo padrone e che nella seconda parte serve solo per scalpellare il risultato finale con il solo Mirotic autore di una prova da 24 e 11 a trovare decentemente la via del canestro.
A Oklahoma City i Nets infliggono la quinta sconfitta consecutiva ai Thunder grazie a una prova da 23 punti di Jarrett Jack. Con il ritorno in quintetto di Andre Roberson finalmente Brooks ha a disposizione un pò di profondità nel roster e nel primo tempo sembrano esserci dei miglioramenti con i Thunder avanti di quattro alla pausa. Nel quarto periodo arriva il parziale dei Nets che prima con un paio di canestri d'alta fattura di Williams e poi con una tripla di Jack si portano avanti. Con i Thunder sotto di 3 Jackson segna da vicino a quattro secondi dalla fine per il -1. E' lo stesso Jackson ad avere poco dopo in mano la tripla della vittoria che balla sul ferro ed esce. Si vede chiaramente lo scoramento di Reggie che rimane per molto tempo silente in spogliatoio con un asciugamano in testa e le braccia conserte quasi autoflagellandosi per la sconfitta.
Nelle altre partite spiccano le rotonde vittorie dei Mavericks sui Lakers in grado di subire 140 punti e degli Spurs sui Timberwolves con i neroargento che si fermano a 121. I Grizzlies e i Warriors continuano la loro corsa di testa, mentre gli Hornets gettano al vento 23 punti di vantaggio in casa contro i Magic e regalano loro un quarto periodo da 41-21 di parziale e un'insperata vittoria orchestrata da Green e Payton.
Risultati:
Magic@Hornets 105-100
Suns@Sixers 122-96
Pistons@Hawks 89-99
Bucks@Raptors 83-124
Celtics@Grizzlies 100-117
Spurs@Timberwolves 121-92
Nets@Thunder 94-92
Cavaliers@Wizards 78-91
Lakers@Mavericks 106-140
Pelicans@Nuggets 97-117
Jazz@Warriors 88-101
Bulls@Blazers 87-105