Durant vuole essere un Thunder a vita, vicini i rientri di Crawford e Rose

Dalla camera dell'ospedale in cui è ricoverato per l'operazione al piede Durant professa amore per i Thunder, mentre D-Rose e Jaycee si preparano al rientro.
01.04.2015 17:02 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Durant vuole essere un Thunder a vita, vicini i rientri di Crawford e Rose
© foto di twitter

Dopo il definitivo stop di Patrick Beverly il fronte infortuni s'infittisce con qualche possibilità di ritorno di alcuni giocatori.

Kevin Durant sarà ovviamente fermo per questa stagione e in una foto su instagram che lo ritrae nel letto d'ospedale ha voluto ringraziare tutti i parenti, amici e fans per l'appoggio morale. Ha voluto anche andare oltre mettendo momentaneamente la parola fine alle speculazioni sulla sua stagione e sulla futura free agency. "Sto bene a Oklahoma City, ho dei grandissimi compagni e una società splendida alle spalle. -ha detto- Voglio giocare con una sola maglia nella mia carriera a mi piacerebbe vederla ritirata quando deciderò di smettere".
Una dichiarazione d'amore a OKC che non preclude una sua eventuale dipartita un giorno, ma intanto fa capire precisamente quale sia la sua intenzione per il futuro.

Chi potrebbe andare incontro a un futuro roseo sono i Chicago Bulls che nella giornata di ieri hanno riabbracciato Derrick Rose. Il playmaker ha giocato, come ammesso da coach Thibodeau in serata, il suo primo reale scrimmage cinque contro cinque con buoni risultati. Fisicamente sta meglio e ha reagito bene alle sollecitazioni, quindi ora si attende solamente una data più precisa sul suo rientro in campo.

Medesimo discorso per Jamal Crawford che potrebbe tornare in campo prima del previsto, nonostante Doc Rivers settimana scorsa fosse stato tutt'altro che possibilista. Negli ultimi giorni l'infortunio al polpaccio sembra aver preso la giusta via della guarigione e quindi c'è maggiore speranza di riaverlo in questa stagione.Il pubblico spera di poterlo ritrovare presto, ma è stato bacchettato da Blake Griffin al termine della sconfitta contro i Warriors: "Noi non abbiamo un pubblico di casa caldo e quindi non godiamo del fattore campo a nostro vantaggio". Le parole di Griffin sono dirette e piuttosto piccate, ma se il pubblico faticava a scaldarsi con i Lakers del threepeat figuriamoci con i Clippers che pur ottimi, non hanno lo stesso appeal. Evidentemente il pathos e il coinvolgimento emotivo ad L.A. non sono di casa.