11 vittorie di fila: ecco perchè i Cavs ora vincono
Con la vittoria di lunedi contro i Sixers, i Cavs portano a 11, la striscia di vittorie consecutive. Dopo la sconfitta con i Suns, qualcosa è cambiato a Cleveland. Con il record stagionale a 30-21 e con l'Eastern conference senza particolari rivali (a parte Atlanta), non è sbagliato pensare ai Cavs in finale.
I nuovi Cavs con l'aggiunta di J.R. Smith, Iman Shumpert e Timofey Mozgov stanno giocando meglio come squadra e i singoli cominciano ad esaltarsi. Ma quali sono i motivi di questa importante striscia vincente?
Lebron James è tornato a giocare ad altissimo livello - Per la prima volta da quando è a Cleveland, Lebron è tornato ad essere The King. Nella striscia di vittorie consecutiva, Lebron ha messo a segno una media di 33.2 punti a partita, mettendo a referto tra l'altro anche 7 rimbalzi, 6 assist e 2 stoppate.
I punti di Kyrie Irving - Il numero 2 di Cleveland è passato da 22, a 26 punti a partita. Ma non solo, sono migliorate le percentuali: dal 45 al 51% dal campo che vuol dire che Kyrie sta facendo scelte di tiro migliori.
Il duo James e Kyrie fa paura - Lebron è secondo solo ad Harden come miglior marcatore della Lega. Irving è 12°. Nelle ultime 10 partite i due però, sono rispettivamente numero uno e tre in classifica marcatori. Non solo, quando Lebron è stato fuori per infortunio contro i Blazers, Kyrie si è caricato da solo la squadra sulle spalle segnando 55 punti.
Il fattore Mozgov - Mozgov è stato un'importante aggiunta al quintetto dei Cavs: si è da subito inserito in squadra e i suoi 10 punti e 8 rimbalzi in soltanto 26 minuti a partita sono stati impattanti per la striscia di vittorie.
La costanza di Kevin Love - E' stato detto molto sul ruolo di Love in questi Cavs. C'è qualcuno che dice che sta giocando sotto le sue possibilità, che non è il giocatore di Minnesota. Ed è vero in quanto a Minnesota era la prima arma offensiva della squadra mentre ai Cavs è la terza opzione. I numeri sono calati e Love non è stato scelto per l'All Star Game. Ma nella striscia vincente, il suo contributo c'è stato eccome, soprattutto a rimbalzo: 15 di media.
JR Smith come titolare - Ci sono ancora delle volte dove affretta i tiri, ma le sue 29 triple hanno contribuito nella striscia vincente di cui stiamo parlando. Ha scalzato Shawn Marion dal ruolo di titolare e ora è difficile togliere JR Smith dal campo.
I 100 punti a partita - Quando si raggiungono i 100 punti in casa, il pubblico riceve cibo gratis. Ma c'è di più dietro questa usanza NBA. Infatti è statisticamente, molto probabile, che si vinca una partita. E i Golden State Warriors che viaggiano ampiamente sopra i 100 punti a partita, ne sono una prova. Non a caso nella striscia vincente, i Cavs hanno sempre passato i 100 punti.
"Non abbiamo fatto niente" ha dichiarato Lebron a fine gara con i Sixers. The King è ben consapevole che la strada è ancora lunga e la regular season è fatta di troppi alti e bassi a cui non bisogna fare troppo affidamento nè quando le cose vanno male, nè quando vanno bene.
Questa striscia vincente però è un segnale che i Cavs hanno cominciato a giocare e se manterranno equilibrio in attacco, dove dispongono di diversi uomini per andare a segno e la giusta intensità difensiva, ai playoff saranno un cliente difficilissimo da battere.