NBA: le previsioni controcorrente della redazione

Cercate i soliti pronostici scontati? Non siete nel posto giusto, ma se cercate azzardi e nominations irriverenti questo è il vostro articolo.
28.10.2014 08:00 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
NBA: le previsioni controcorrente della redazione
© foto di Wang Lei /AGENZIA ALDO LIVERANI

Siamo alla vigilia della stagione NBA, ogni sito tematico ha fatto il suo ranking e i suoi pronostici e Basketissimo non poteva essere da meno.
Ecco i pronostici un pò scanzonati del boss Fabio Cavagnera e della redazione Luca Servadei e Simone Mazzola racchiusi in un articolo dove non ci sono filtri, ma solo follia NBA, domande e risposte.

-Chi vincerà l’est in regular season?
Luca: Vado con i Cleveland Cavaliers. Scelta scontata? Forse. Il motivo è uno ed uno soltanto: LBJ! Nel 2009, con James più un manipolo di onesti comprimari, Cleveland chiuse 66-16, quest’anno al suo fianco ci sono Irving e Love... poi non mi dite che non vi avevo avvisato!
Fabio: I Cleveland Cavs, anche per mancanza di rivali. L’unica squadra che può impensierirli è Chicago, ma Rose appare ancora un po’ troppo lontano dalla condizione per riuscire a partire forte. Anche se poi potranno essere un duro ostacolo nei playoff.
Simone: I Cleveland Cavs perché hanno troppo talento diffuso per non vincere una conference così mediocre. I Bulls verranno fuori alla distanza.


Chi vincerà l’ovest in regular season?
Luca: Rullo di tamburi: Los Angeles Clippers. L’ho detto, si, l’ho detto… Dopo anni di “umiliazioni” patite per mano dei cugini più glamour e vincenti dei Lakers, i tempi sono finalmente maturi per una più che meritata redenzione.
Fabio: Mmmh… domanda decisamente più complicata. Con un anno in più, San Antonio credo si risparmierà per i playoff, mi verrebbe da dire OKC ma l’infortunio di Durant è pesante. E quindi? Vado con la sorpresa, Golden State.
Simone: I Los Angeles Clippers. Paul ha preso troppo male l’eliminazione per mano dei Thunder e Griffin continua a migliorare. Potrebbe essere l’anno in cui Doc fa il miracolo.


-Quale sarà la Finale NBA?
Luca: Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare ed in NBA nessuno è più duro degli Spurs di Gregg Popovich. Ad ovest il posto è loro. Ad est vedo leggermente favoriti i Cavs, ma anche i Bulls: più lunghi, esperti ed affiatati possono fare la voce grossa. Se son Rose…
Fabio: LeBron contro gli Spurs, atto terzo. I Cavs suderanno per avere la meglio su Chicago in finale di conference (sempre che Rose sia finalmente sano), dall’altra parte l’esperienza della squadra di Popovich avrà la meglio sulla gioventù Warriors.
Simone: Oklahoma City Thunder-Chicago Bulls. E basta con sti Spurs e sto James. C’è aria di rinnovo generazionale. Nuovo contratto televisivo e due realtà emergenti e riemergenti a contendersi il titolo.


-Chi vincerà il titolo?
Luca: Gli Spurs non sono mai riusciti a centrare il back-to-back, ma questa potrebbe essere la volta buona. Gli ostacoli di certo non mancheranno, ma la squadra di Popovich è la più attrezzata e completa della Lega. Sono vecchi? Lo sono da 5 anni, eppure...
Fabio: Sarà l’anno del primo back-to-back di San Antonio. Come accaduto a Miami, a LBJ servirà una stagione di assestamento, prima di guidare la sua Cleveland al primo titolo della storia. E gli Spurs ne approfitteranno.
Simone: Gli Oklahoma City Thunder, perché o lo fanno quest’anno o non lo fanno più. Il loro record potrebbe risentirne all’inizio e probabilmente non vinceranno la regular season, ma Durant non accetterebbe un’altra sconfitta. Se Brooks fa il passettino che gli manca per diventare un coach di livello, vincon loro.


-Quale sarà il primo allenatore silurato?
Luca: Sei stato il mio idolo d’infanzia, Jason, non averne a male... Spiace dirlo ma i Milwaukee Bucks sono una squadra troppo giovane ed inesperta per poter sperare di strappare un record decente persino in una eastern conference ridicola come quella attuale. Temo che la seggiola di Kidd stia già traballando.
Fabio: Mi spiacerebbe molto, ma non vedo lunghissima vita per Derek Fisher a New York. La piazza vuole vincere e non ha una squadra competitiva per farlo, in più c’è già stato qualche mugugno sull’attacco a triangolo. A meno che non sia l’amicizia con il Maestro Zen a salvarlo…
Simone: Byron Scott. Il suo estremismo nel non tirare da tre punti, enfatizzato da diversi articoli lo condanneranno. Non giova il fatto di avere una squadra mediocre e Carlos Boozer in squadra.


-Chi vincerà l’MVP che non siano Durant e James, se no è troppo facile?
Luca: (Premesso che il premio di MVP lo vincerà LeBron James) io vado con Stephen Curry. Proprio come per Rose nel 2011, questo potrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione del playmaker degli Warriors. Avete presente il suo palleggio arresto e tiro? Ed il suo rilascio? “MVP, MVP, MVP!”
Fabio: Niente LeBron? Niente KD? Allora vado con il mio pronostico a sorpresa sull'Ovest e dico Steph Curry. Quest'anno i Golden State Warriors possono essere davvero una formazione pronta per lottare per il titolo (o andarci vicino) ed il suo leader, ormai raggiunto il pieno della maturità cestistica a 26 anni, può essere consacrato re della stagione NBA.
Simone: Blake Griffin. E’ un tipo di giocatore che non sopporto anche perché se tutti lo vogliono stendere un motivo ci sarà, ma sta continuando a migliorare in modo esponenziale il suo gioco e se i Clips dovessere fare molto bene in stagione regolare lo vedo come favorito.
 

-Chi sarà il Most Improved Player?
Luca: Sono tanti i possibili candidati, ma il mio “cavallo” corre nello Utah. Il suo primo anno si è concluso con 12.8 punti e 5.7 assist di media a partita, cifre assolutamente dignitose, ma che quest’anno, quasi certamente, lieviteranno sensibilmente. Ah giusto, il nome.. Trey Burke, ovviamente!
Fabio: Victor Oladipo. Dopo il primo anno già a ottimi livelli, l’esperienza gli farà fare il salto di qualità e gli permetterà di essere il leader degli Orlando Magic (ok, non esattamente gli Spurs), migliorando tutti i suoi dati statistici.
Simone: Siccome Luca mi ha fregato la nomination bisogna spararla grossa e dico Chris Copeland. L’assenza di George e il suo forte lavoro in offseason pagheranno dividendi. Canestro lo sa fare e dovesse prendere sicurezza nei suoi mezzi…
 

-Chi sarà il rookie più forte tra 5 anni?
Luca: La classe del 2014 è una delle più ricche di talento dai tempi in cui ad essere chiamati furono James, Milicic (Milicic!), Anthony, ecc. Considerando che fino a 15 anni (oggi ne ha 20!) a basket neanche ci giocava, io sto senza dubbio con Joel Embiid, un potenziale illimitato dentro un corpo statuario, ed è pure simpatico.. What else?
Fabio: Lo scopriremo tra 5 anni… A parte gli scherzi, vado con Jabari Parker: ha la forza fisica per avere grande impatto al piano superiore ed è capace di costruirsi e realizzare tiri sia vicino che lontano da canestro.  La difesa deve crescere, ma in cinque anni…
Simone: Se dovessi valutare solo il gioco direi Embiid ma sebbene sia simpatico e di culto questa sua leggerezza gli costerà molto. Quindi dico Jabari Parker, perché sarà un all-star in tre anni.


-Chi farà più triple doppie in stagione regolare?
Luca: Beh dai, questa è facile: Rajon Rondo! Il play dei Celtics è un macchina da assist e almeno 10 punti dovrebbe piazzarli sempre o quasi. In carriera ne ha già fatte 18, molte meno di LeBron (37) ma quest’anno i Celtics sono “piccoli”, molto “piccoli”, ed anche i rimbalzi in Massachusetts saranno tutti suoi!
Fabio: Lotta a due tra LeBron James e Rajon Rondo, con quest’ultimo vincitore, se non avrà altri problemi fisici. La doppia doppia tra punti ed assist può metterla a referto ad ogni allacciata di scarpe, poi c’è l’abilità nel catturare rimbalzi. Anche se non spetterebbe esattamente a lui.
Simone: Chris Paul, ne sparerà 4 o 5 in questa stagione, perché sente di doversi far perdonare qualcosa. Mi aspetto una stagione con il sangue agli occhi per lui.


-Cosa dobbiamo aspettarci dalla stagione NBA di basketissimo?
Luca: Basketissimo è un sito giovane, nato in estate, che si appresta ad affrontare la prossima stagione NBA come un rookie. Il primo anno, si sa, non è facile per nessuno, ma la squadra c’è, ed è tosta. Vi stupiremo! Ah, siamo simpatici anche noi eh, non solo Joel!
Fabio: Siamo al primo anno e sarà un po’ una stagione di assestamento, ma la squadra è molto carica. L’obiettivo è essere il più possibile puntuali, cercando soprattutto di trovare le curiosità ed i racconti più particolari per ‘entrare’ nel mondo NBA.
Simone: Beh ovviamente niente di meno di Grantland. L’obiettivo è raccontare storie particolari e cercare fonti e collaborazioni con giornalisti americani come fatto per le preview. E’ una sinergia difficile ma possibile che rende i contenuti unici.

 

-Giocatore preferito e perché?
Luca: 
Vi svelo un “segreto”, possiamo rispondere in massimo tre righe, capirete la difficoltà. Quest’anno il mio pupillo sarà Damian Lillard, perché con un pizzico di orgoglio, posso tranquillamente affermare di essere uno dei suoi più vecchi ed accaniti sostenitori sin dagli anni di Weber State (il mio profilo facebook è li a testimoniarlo). Let’s go Damian, let’s go RIP City!!!
Fabio: Eh, qui vado con la doppia risposta (anche se forse non vale): Kobe Bryant e Danilo Gallinari. Serve qualche spiegazione per il primo? Dubito… Per quanto riguarda Danilo, l’ho seguito sin dai primi tempi milanesi e, quindi, c’è anche dell’affetto.
Simone: Tolto KD che non è in gioco, Steph Curry. Quando pensi che “questo non lo può segnare” e immancabilmente lui lo segna dici che la prossima volta non ti frega più quando si alza da otto metri…poi si alza da nove, segna e fai la stessa figuraccia di prima. Emozione nel basket se ce ne è una.

 

Buona stagione a tutti.