NBA: Cleveland Cavaliers, la preview

Con il ritorno del Prescelto, i Cavs sono passati dall'essere una squadra rivedibile, all'essere una contender..
27.10.2014 09:00 di  Luca Servadei  Twitter:    vedi letture
LeBron James
LeBron James
© foto di Qi Heng) - Xinhua/Photoshot - Ag. Aldo L

L’8 luglio 2010, “The Decision” parte I, poneva fine all’avventura di LeBron James con la maglia dei Cleveland Cavaliers. Per strada, i tifosi, traditi dal loro idolo indiscusso e, fino ad allora, indiscutibile, bruciavano le canottiere con il numero 23 per la sua scelta scellerata di “portare i propri talenti a South Beach”. Il presidente dei Cavs, Dan Gilbert, tenuto all’oscuro fino all’ultimo secondo circa la reale volontà del Prescelto, si lanciava in una sperticata invettiva ed in una lettera trasudante passione, delusione e rabbia giurava, sapendo di mentire: "I personally guarantee that the Cleveland Cavaliers will win an NBA Championship before the self-titled former 'king' wins one."
Non andrà proprio così..
11 luglio 2014, la “Decision” parte II, riporta a casa il “Figliol prodigo”, ed i Cleveland Cavaliers, improvvisamente, passano dall’essere una squadra da 33 vittorie e 49 sconfitte in stagione regolare, all’essere, a tutti gli effetti, una contender. Inizia così, in un caldo pomeriggio d’estate la nuova stagione dei Cleveland Cavaliers. Oltre al già citato ritorno di LeBron James, i Cavs sono stati anche protagonisti assoluti per tutto il periodo di off-season. La prima scelta assoluta Andrew Wiggins, infatti, è stata spedita in una maxi trade comprendente anche Anthony Bennett, Thaddeus Young, e 6.3 milioni di dollari di trade exception a Minnesota alla corte di Flip Saunders, mentre nell’Ohio è sbarcato il Beach Boy Kevin Love. Quest’ultimo, insieme a James ed al playmaker Kyrie Irving, costituirà la nuova colonna portante della squadra, i nuovi “Big Three”. Ultime, ma non ultime, le firme di giocatori esperti ed importanti come: Shawn Marion, Mike Miller e James Jones.

L’altra enorme rivoluzione riguarda la guida tecnica della squadra, tolta al criticatissimo Mike Brown, ed affidata a David Blatt, esordiente come capoallenatore in NBA, ma con un curriculum costellato ed impreziosito da numerosissime esperienze e vittorie in Europa. Il suo stile di gioco, al pari dei suoi metodi di allenamento e del suo sapersi rapportare con le complesse personalità che gironzolano per l’NBA, sono, ad oggi, ancora tutte da verificare. L’ex Maccabi (tra le altre) si troverà a lavorare giorno e notte, all’interno di un contesto radicalmente diverso rispetto a quello cui è stato abituato negli ultimi 33 anni (tra giocatore ed allenatore) della propria carriera, e la sua capacità di calarsi immediatamente nella nuova realtà sarà fondamentale per la crescita della squadra.

Difficile, se non inutile, parlare della squadra in relazione a quanto accaduto la passata stagione, anche perché di quei disastrati Cavs ben poco è rimasto. Anno nuovo, vita nuova, è proprio il caso di dirlo. LeBron James è il miglior giocatore del pianeta e ritorna a Cleveland al top della propria forma e della propria carriera. A questo aggiungiamo la classe, le potenzialità ed il talento dell’MVP degli ultimi Mondiali Kyrie Irving e la fisicità, l’aggressività e la capacità di prendere rimbalzi e segnare di Kevin Love, per capire immediatamente a quale razza di “Mostro tricefalo” ci troviamo davanti. Il quintetto base è poi ulteriormente completato da Dion Waiters ed Anderson Varejao: un interessante giovane prospetto, il primo, ed un affermato veterano, il secondo, in un mix perfetto di talento, gioventù, sfrontatezza ed esperienza che promette, davvero, fuoco e fiamme. Dalla panchina, inoltre, punti preziosi possono arrivare da Mike Miller, Tristan Thompson, James Jones e Shawn Marion, certamente utile anche in difesa come cambio di LeBron. Le premesse affinchè la squadra possa aprire una nuova dinastia, magari non subito da questa stagione, ma dalla prossima, ci sono tutte.

ROSTER:
Lou Amudson, ala
Matthew Dellavedova, guardia
Brendan Haywood, centro
Kyrie Irving, guardia
LeBron James, ala
James Jones, ala
Kevin Love, ala/centro
Shawn Marion, ala
Mike Miller, ala
A.J. Price, guardia
Tristan Thompson, ala
Anderson Varejao, centro
Dion Waiters, guardia

Dark Horse: troppo facile dire LeBron James, Kyrie Irving o Kevin Love, io vado con Tristan Thompson. La sua fisicità, il suo impatto dalla panchina e la sua capacità di giocare sia da 4 che da 5 saranno fondamentali per il prosieguo della stagione dei Cavs. Il suo contributo sarà importante anche in considerazione della sinistra tendenza di Varejao ad infortunarsi.

Incognita: David Blatt. Nessuno mette in discussione le abilità di allenatore di Blatt, quanto piuttosto la sua capacità di calarsi immediatamente nella realtà NBA. Se ci riuscirà, aiutato anche dall’incredibile profondità e talento del roster  a disposizione, ci sarà da divertirsi..

Pronostico: 55 vittorie in stagione regolare e finale di Conference. Se tutto dovesse girare per il meglio: NBA Finals.