NBA Finals: le pagelle di Cavs-Warriors gara 4
I Warriors sfruttano al meglio i cambi tattici di Steve Kerr e dominano in Ohio pareggiando la serie e dando l'impressione di essere riusciti a trovare il bandolo della matassa per far venir fuori i veri valori tecnici e fisici di questa serie.
CLEVELAND CAVALIERS
LeBron James 6.5- Ci eravamo fatti la bocca buona e pensavamo fosse un marziano. Lo è ugualmente perchè definiamo una partita "normale" 20+12+8...
Ha meno energie fisiche ed emotive rispetto alle prime tre gare e la squadra ne risente.
Timofey Mozgov 8- 28 punti e 10 rimbalzi sono un fatturato da Tim Duncan. In una finale con Curry, Thompson e James è lui il miglior marcatore, nonchè bersaglio preferito degli assists di LeBron.
Tristan Thompson 7- E' un'ira di Dio a rimbalzo, ma non è una novità. Questa volta riesce anche a produrre una doppia cifra di grande sostanza.
Iman Shumpert 5- Prende sette rimbalzi, ma non è la sua serie. Si coinvolge troppo poco nell'attacco quando servirebbe uno step up da lui a livello di propositività e aggressività.
JR Smith 4.5- Non riesce ad entrare in ritmo ed essere produttivo per la squadra. Proprio nel momento in cui LeBron ha più bisogno di lui, non si fa trovare pronto continuando lo slump che lo sta affliggendo in questa serie.
James Jones 5- La sua presenza è impercettibile se non per una stoppata.
Matt Dellavedova 5- Matt torna sulla terra. Lotta sempre come un leone, ma in attacco è una paga. Gioca un paio di post bassi contro Curry, ma in fase di creazione è confusionario e le tre palle perse aprono i contropiedi avversari.
Mike Miller s.v.
Joe Harris s.v.
Kendrick Perkins s.v.
GOLDEN STATE WARRIORS
Harrison Barnes 6.5- Inizia con un errore, ma ha la forza di continuare a fare le cose giuste intervallandoci anche un paio di ottime difese su James. I suoi 14 punti e 8 rimbalzi sono uno dei motivi dell'inversione di rotta.
Draymond Green 7- Il secondo motivo dell'inversione di rotta è lui. Finalmente gioca al suo livello, cadendo nel tranello di Blatt solo una volta e gestendo meglio pallone ed emozioni. 17 punti, 7 rimbalzi e 6 assists sono una notevole prova per rispondere alle critiche
Andrew Bogut 3- Kerr lo toglie giustamente dal quintetto visto il suo rendimento. Quando entra in campo per convincere il suo coach della scelta produce tre falli in tre minuti di cui uno orrendo su LeBron. Non rivede il campo e non è detto che non possa risuccedere.
Steph Curry 6.5- Viene coinvolto meno in pick and roll e maggiormente in isolamenti contro Dellavedova. Gioca una partita non troppo aggressiva, ma di sicura efficacia. La sua tripla nel quarto periodo spiana la strada alla vittoria.
Klay Thompson 5- Non è la sua serata, 1-5 da tre punti e in generale poca aggressività in attacco, sebbene in difesa faccia un lavoro più che decente.
David Lee 6.5- Gioca 15 minuti molto importanti da facilitatore offensivo e i nove punti a bersaglio sono il manifesto per un ulteriore incremento del suo impiego nelle prossime partite.
Shaun Livingston 6.5- Finalmente vediamo lo Shaun Livingston apprezzato durante tutto l'anno. Il suo +25 di plus-minus è eloquente, perchè forza pochissimo, colpisce quando deve e ripulisce il suo gioco a cui aggiunge 8 preziosissimi rimbalzi nella lotta.
Leandro Barbosa 5- Viene impiegato poco, anche perchè la sua efficacia nonostante i tre tiri presi è piuttosto relativa.
Andre Iguodala 7.5- Se finissero oggi le Finals sarebbe l'MVP indiscusso. Altra prova in ufficio contro LeBron nonostante il quintetto e anche in attacco ha mostrato grandi attributi nel prendere e mettere tiri importanti. Non ne farà sempre 22, ma quando li fa unendoli alla mole d'intangibles che regolarmente produce, diventa un'arma totale.
Marrese Speights s.v.
Justin Holiday s.v.