Mannion c'è, l'Italia no: l’Olanda complica il cammino mondiale
Una partita da dimenticare, che complica il cammino verso il Mondiale 2019. Una pessima Italia viene battuta nettamente dall’Olanda (81-66) e chiude con un bilancio di 4-2 la prima fase delle qualificazione, lasciando però per strada due punti pesantissimi, contro una squadra non certo irresistibile. Qualche fiammata del debuttante Nico Mannion (ottimo esordio, in particolare per la grande personalità mostrata dal 17enne), un combattivo Abass e la solidità di Burns non bastano, in un pomeriggio in cui i veterani hanno steccato la partita, in particolare per quanto riguarda l’approccio. Gli orange, trascinati dai 21 di Kloof ed i 16 di Hammink, sono sempre in controllo del match sin dall'avvio e vincono con grandissimo merito.
La squadra di Sacchetti inizia molle, sia in difesa che in attacco, ed i padroni di casa ne approfittano per scappare in doppia cifra di vantaggio (18-7 al 6’), con i canestri di De Jong. Un timeout e l’ingresso di Mannion, subito con grande faccia tosta, regalano un po’ di sprint agli azzurri, che crescono nel finale di primo quarto e tornano a -4. Ma non è la solita Italia, quasi assopita in un clima non certo infuocato, e gli olandesi scappano nuovamente, tirando ben 13 liberi in 3’ (ma questa volta gli arbitri non hanno colpe), raggiungendo il +12, con l’impatto di Kloof. Un po’ come nel quarto precedente, Mannion e Filloy aprono un 8-0 azzurro, per riavvicinarsi (38-30) all’intervallo lungo.
L’avvio di ripresa vede Abass, colui che aveva suonato la carica anche a Trieste, attaccare il ferro e prendere falli, però l’Italia continua a non sviluppare il proprio gioco, accettando quello ruvido olandese. Si va avanti a tiri liberi (24 complessivi tirati nel solo terzo quarto), con i padroni di casa sempre avanti, capaci di riallungare ad ogni tentativo di rimonta degli azzurri, al massimo sempre a -4. E, quando Hammink mette la tripla in avvio di ultimo periodo, c’è di nuovo la doppia cifra (61-51 al 32’), mentre Sacchetti prova a scuotere i suoi nel timeout. Ma non serve, è proprio una giornata negativa per gli azzurri e l’Olanda addirittura dilaga. Una serata su cui riflettere, mentre la strada verso la Cina ora si complica.