Sassari soccombe a Istanbul, tutto facile per l'Efes
Sassari gioca una partita poco lucida e molto imprecisa dal punto di vista offensivo, prova a rimanere aggrappata al match nel primo tempo, ma dal terzo quarto in poi stacca la spina e subisce un'altra pesante sconfitta in trasferta. Il finale 85-62 è davvero duro nel punteggio, ma rispecchia abbastanza fedelmente la differenza tra il rendimento delle squadre questa sera.
Nel primo quarto la Dinamo apre con un discreto approccio, ma si perde quasi subito subendo il parziale che porta l’Efes sul 12-4 grazie a sei punti di un convintissimo Saric.
Sanders prova a rispondere con cinque punti, ma sono il classico fuoco di paglia perché quando s’iscrive al match anche Matt Janning l’Efes respinge il tentativo di rimonta avversario chiudendo il primo quarto su un rotondo 20-12.
E’ evidente che tutta la fluidità offensiva che Sassari mette in mostra nel nostro campionato, trova tanti contrattempi soprattutto fisici in Europa, infatti anche nel secondo quarto nonostante il -1 siglato da Sosa dopo due minuti, i sardi faticano a trovare il ritmo perimetrale che li caratterizza.
Qui arriva un parziale tramortente di 17-1 dei padroni dei casa che trovano un Osman incisivo immediatamente con cinque punti, Saric che continua il suo show personale e una tripla di Perperoglu che chiude il parziale e porta l’Efes sul +16.
Sembra che possa essere già la spallata decisiva al match, ma Sassari ha il merito, nonostante un primo tempo da soli 33 punti, di provare a rientrare chiudendo il tempo a -10 con oneste possibilità di rientrare in partita.
A suonare la carica per la squadra di Sacchetti è sicuramente Shane Lawal che gioca un terzo quarto commovente, mettendo un’intensità incredibile sui due lati del campo, stoppando due conclusioni in rapida successione e inchiodando una grande schiacciata da rimbalzo d’attacco sull’errore di Sosa.
Sembra possa essere il preludio a un ritorno, ma l’Efes grazie a Perperoglu e a un gioco da tre punti del solito Saric ristabilisce la doppia cifra di vantaggio.
Il canestro di casa sembra quasi cucito perché gli isolani sbagliano conclusioni anche aperte dimostrando di non essere in una serata di fiducia. L’impatto fisico dei lunghi avversari spazza il tabellone e Sacchetti è obbligato a un timeout d’emergenza sul -13 con i suoi evidentemente demotivati. L’emblema di questo è Shane Lawal che dopo l’ennesima stoppata fa cadere le braccia vedendo il pallone finire a un libero Bjelica che infila la tripla. Dyson dalla parte opposta è in un incredibile slump, non trovando mail il canestro e quando Draper innesca la tripla allo scadere del quarto di Bjelica i punti di distacco tornano quindici e il Banco sembra alzare la definitiva bandiera bianca.
Dyson dopo aver sbagliato l'ennesimo tiro trova il primo canestro dopo tanto tempo, ma è tutto il Banco a non crederci più subendo un paio di contropiedi avversari che estendono ancora lo svantaggio. Sembra un fil già visto in Europa e quando arrivato il break avversario la squadra spegne la luce e il distacco in poco tempo sfiora i 20 punti.
L'Efes conduce l'ultimo periodo con enorme tranquillità portando a casa la partita e dando una severa lezione agli avversari.