Una coppa piena di dubbi per Milano, ma resta lo scudetto
Il tabù Coppa Italia resta tale e l’Olimpia esce dalla manifestazione di Desio con il morale basso e con più di un dubbio, nonostante un passo avanti rispetto alle edizioni precedenti. Ma, come dicevamo alla vigilia, l’unico risultato soddisfacente era la vittoria finale e non è arrivato e, oltretutto, la squadra di Banchi non è mai riuscita a proporre quella sua superiorità, messa invece più volte in mostra in campionato. Una brutta EA7 sin dal venerdì, dove si è salvata solamente per il rotto della cuffia, contro una squadra priva di uno dei suoi migliori giocatori.
Ma cosa è accaduto? La vittoria dello scudetto non ha evidentemente tolto quella cappa di pressione sulla squadra, che il gruppo fatica a gestire nei momenti decisivi. Solo così si possono spiegare quelle tre partenze ad handicap (0-7 in tutte e tre le gare), che hanno aumentato le difficoltà tecniche e psicologiche sin dai primi minuti. Non è però solo un discorso mentale, perché la formazione biancorossa è apparsa con una condizione fisica meno brillante delle avversarie, dovuta sicuramente anche ad un numero di impegni superiori, ma non solo.
I problemi fisici stanno martoriando la stagione di Alessandro Gentile, c'è uno Shawn James in difficoltà da inizio anno e, forse, anche delle rotazioni un po’ troppo accorciate nel corso dell’annata, soprattutto nelle gare di campionato, dove il livello di alcune avversarie potrebbe permettere un minutaggio meno elevato per i giocatori chiave. C’è anche qualche problema strutturale, soprattutto nel reparto lunghi, dove il solo Samuels ha avuto un rendimento costante ed ora sta pagando la stanchezza di una prima parte di stagione a mille.
Ovviamente questo brutto weekend desiano non cancella quanto di buono fatto in Serie A, come le 14 vittorie consecutive in campionato ed il +6 in classifica sulle inseguitrici, lasciando l’EA7-Emporio Armani come principale candidata alla vittoria bis del titolo. Ma questi mesi che separano Hackett e compagni dai playoff dovranno servire per ritrovare una condizione fisica ottimale e, soprattutto, per recuperare la convinzione, andando così in campo senza i timori e le paure di questi tre giorni, visto che, in questo caso, non c’è nessun tabù da abbattere. Quello è stato superato lo scorso 27 giugno.